[28/02/2013] News

Il fotovoltaico si fa bello. Design europeo e sostenibilità per le celle solari del futuro

Grazie alla ricerca il fotovoltaico diventerà più bello esteticamente e conquisterà nuove forme, rendendo possibili applicazioni sempre più varie. Con "SolarDesign", progetto europeo gestito dal Politecnico di Vienna, sono infatti in fase di studio nuove possibilità di applicazione e mercati di nicchia per le celle solari, con lo scopo di integrare le industrie creative nel processo di ricerca e creare un legame più stretto tra sviluppo della tecnologia, design, architettura e inserimento paesaggistico.

Oggi le celle fotovoltaiche sono perlopiù costituite da pannelli solidi di silicio, di un colore blu scintillante, con celle caratterizzate da linee bianche parallele. «Non tutti i desideri del cliente possono però essere soddisfatti utilizzando queste celle solari», ha dichiarato Nadja Adamovic dell'Istituto per i Sistemi di Sensori e Attuatori del Politecnico di Vienna, che nei prossimi tre anni, coordinerà il progetto finanziato dall'Unione europea per l'importo di 2,7 milioni di euro, nel quadro del 7° Programma di ricerca.

Oltre a pensare ad altri colori per i pannelli, il progetto prevede ovviamente molto altro:  cover in grado di caricare un tablet, radio solari, sensori solari in grado di rilevare gli incendi boschivi, oppure anche lampioni che si caricano durante il giorno per rimanere accesi di notte. Inoltre, il progetto prevede l'ideazione di celle solari flessibili e pieghevoli, da poter installare sulle pareti curve degli edifici o da utilizzare nel settore tessile. Ma tecnologia e design devono integrarsi e questo non è facile. «Sarebbe difficile calcolare l'impatto sulle proprietà elettriche delle celle se, ad esempio, il designer volesse creare moduli solari in una forma a zig-zag», ha aggiunto Adamovic.

Un ruolo importante nel progetto sarà svolto dalla società austriaca Sunplugged con sede a Wildermieming (Innsbruck). Secondo quanto riferito dal Politecnico di Vienna, l'azienda produrrà strati sottili di celle solari, in forma di lunghi rotoli, che potranno essere modellati a piacere, in modo analogo ai tessuti durante la manifattura dei vestiti.

Gli istituti di ricerca e i partner aziendali coinvolti nel progetto saranno in totale undici. Per l'Italia, parteciperanno l'Accademia Europea di Bolzano (Eurac) e l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Gli altri partner del progetto provengono da Danimarca, Spagna, Germania e Francia.

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