[27/02/2013] News toscana

Ricerca e innovazione, Pisa all'avanguardia a livello europeo

Dagli istituti di ricerca pisani arrivano successi di livello internazionale. Giovanni Vozzi, docente di Bioingegneria industriale e ricercatore del Centro "E. Piaggio" dell'università di Pisa, insieme ai suoi collaboratori Gianni Orsi e Carmelo De Maria, ha sviluppato un bioreattore denominato 3D Gradient Maker (o 3D Embryo) che, grazie a un accordo con la Linari Engineering s.r.l., sarà presto commercializzato.

In altre parole, è stato ricreato in vitro un ambiente fisiologico simile a quello embrionale, in cui possono essere coltivate cellule (o anche frammenti di tessuti) con la possibilità di controllare il differenziamento delle staminali. «La possibilità di studiare cellule e tessuti in vitro risulta essere al giorno d'oggi uno dei più grandi strumenti per lo sviluppo di tecnologie farmaceutiche e per la comprensione della maggior parte dei fenomeni fisiologici del corpo umano - ha dichiarato  Vozzi - Basandoci su queste considerazioni, abbiamo messo a punto un bioreattore capace di ricreare nello spazio tridimensionale un gradiente di concentrazione modulabile in modo da simulare al meglio l'ambiente embrionale».

Il 3D Gradient Maker è un dispositivo che permette di realizzare anche matrici geliformi tridimensionali con un gradiente di proprietà meccaniche. «Queste matrici geliformi sono molto importanti dal punto di vista della ricerca - ha aggiunto il ricercatore - Studi recenti hanno infatti evidenziato che, modulando le proprietà meccaniche del substrato di adesione cellulare, è possibile anche controllare il differenziamento delle cellule staminali». In questo caso uno studio accademico ha trovato immediata applicazione commerciale grazie alla Linari Engineering s.r.l. è un'azienda pisana impegnata in prodotti per la medicina riabilitativa (AvDesk) e nella produzione di nanomateriali (RT Collector).

Ricerca e innovazione rappresentano dei cardini per dare un futuro sostenibile al nostro Paese, e le potenzialità italiane sono rimarcate continuamente anche dai successi e riconoscimenti che le nostre "intelligenze" riescono ad avere in campo internazionale nei più svariati settori, pur lavorando spesso in condizioni certamente non ottimali.

Un'ulteriore conferma viene dall'incarico attribuito a Domenico Laforenza, presidente dell'Area di ricerca di Pisa, direttore dell'Istituto di informatica e telematica del Cnr e del Registro .it, che sarà il nuovo presidente dell'European forum for information and communication sciences and technologies (Eficst). L'Eficst raggruppa le sette maggiori organizzazioni e società leader in Europa nel campo dell'Information communication technology (Ict): un asset strategico della Comunità europea al pari delle infrastrutture logistiche di collegamento e un settore nodale per il Pil europeo e le strategie di ricerca e sviluppo.  Laforenza è il primo italiano a ricoprire questo ruolo, succedendo all'olandese Jan van Leeuwen dell'Università di Utrecht.

«La nuova carica, del tutto inaspettata, onora me e il Cnr. L'impegno che mi aspetta non è banale, dato l'ampio raggio di ambiti a carattere europeo in cui l'Eficst opera. Per questo, spero vivamente di poter contare sulle preziose competenze reperibili all'interno dell'ente». Un italiano al vertice di un forum europeo così importante può rilanciare le politiche in favore dell'Ict nel nostro Paese, dato che l'Italia (insieme alla Spagna) è fanalino di coda nella classifica dei paesi dell'Unione che investono nel settore.

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