[27/02/2013] News toscana

Specie aliene, un workshop internazionale a Capraia

Il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano organizza il 21 e 22 marzo un  workshop sulle specie aliene, due sessioni che affronteranno diverse  tematiche sulle specie aliene invasive, descrivendo  casi concreti presentati da ricercatori, amministratori e tecnici provenienti da enti nazionali ed esteri. Il workshop si svolgerà a Capraia, la terza isola per estensione (circa 20 km2) dell'Arcipelago Toscano, in gran parte tutelata sia a terra che a mare dal Parco Nazionale. A Capraia attualmente sono in corso interventi per l'eradicazione di alcune specie vegetali alloctone, considerate una minaccia particolarmente grave per le associazioni vegetali costiere e per gli oleandreti del Vado del Porto e il Vado dell'Aghiale.

Francesca Giannin, la biologa del Parco Nazionale che sta lavorando alla preparazione del convegno, spiega che «Le invasioni di specie alloctone, aliene o esotiche, ovvero specie introdotte dall'uomo, volontariamente o involontariamente, in aree geografiche diverse da quella originaria, sono considerate dalla comunità scientifica internazionale la seconda causa di perdita di biodiversità a livello globale. Recentemente, anche in Italia, la consapevolezza dell'incremento delle invasioni biologiche ha stimolato la definizione di interventi per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno. Nella Strategia Nazionale per la Biodiversità si riconosce l'effetto negativo prodotto dalle Ias (Invasive Alien Species) agli ambienti naturali, agricoli e antropizzati, ai processi ecologici, con evidenti danni economici e problemi di carattere sanitario».

Il Parco Nazionale ha affrontato a gestione delle Ias all'interno del progetto Cooperazione delle Reti ecologiche del Mediterraneo (Corem), cofinanziato dall'Unione Europea con il Programma operativo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia "Marittimo".

Secondo la Giannini, che ha già lavorato a importanti progetti Life per l'eradicazione di specie invasive nell'Arcipelago Toscano, «In contesti insulari gli effetti dell'introduzione di Ias possono essere ancora più evidenti, con l'estinzione di specie endemiche. Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha in corso ormai da svariati anni iniziative volte a contrastare le minacce provocate dall'introduzione, passata o recente, di specie animali e vegetali invasive. Le azioni sono mirate ad eliminare completamente alcune specie come il ratto nero a Giannutri e a Montecristo, il muflone al Giglio, il fico degli ottentotti e l'ailanto a Capraia e Pianosa, o a contrastarne l'incremento, come accade per il cinghiale ed il muflone all'Isola d'Elba».

L?obiettivo del progetto del Parco Nazionale è quello di mettere a punto di una strategia di contrasto alle specie aliene mediante la produzione di documenti di sintesi, tra cui linee guida e piani d'azione specifici, la cui condivisione con Enti, Amministrazioni e Organi di sorveglianza risulta essenziale per una gestione integrata dei territori dell'Arcipelago Toscano.  Infatti la Giannini sottolinea un altro aspetto molto importante: «Nonostante che la prevenzione sia una delle migliori iniziative per evitare la diffusione delle Ias, è fondamentale migliorare le capacità di rilevamento rapido in caso di nuove colonizzazioni; ciò consente, in modo altrettanto rapido, di intraprendere le azioni più adeguate, quali l'eradicazione (eliminazione della nuova specie) o il controllo (limitazione nella diffusione». 

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