[25/02/2013] News

Nidifica a 50 km da Auckland rarissimo uccello ritenuto ormai estinto da 150 anni (PHOTOGALLERY)

Si tratta dell’uccello delle tempeste della Nuova Zelanda

I ricercatori neozelandesi sono euforici: non solo hanno avuto la conferma che l'uccello delle tempeste della Nuova Zelanda (Oceanites maorianus), un petrello grosso come un passero, non fosse estinto, ma hanno scoperto che sta nidificando a Little Barrier Island Hauturu nell'Hauraki Gulf Marine Park, ad appena 50 km dalla più popolata città del Paese.

Questo misterioso uccellino marino era stato dato per estinto per 150 anni, per poi ricomparire con qualche esemplare isolato in mare dal 2003 in poi  e per poi essere dato nuovamente per praticamente estinto.  Un team di ricercatori guidato da Chris Gaskin e Matt Rayner dell'università di Auckland, l'ha invece ritrovato ed ora spiega: «E' un uccello marino elencato come in pericolo critico di estinzione dall'International union of the conservation of nature e trovare il sito di riproduzione è di vitale importanza per la loro conservazione».

Nel 1.800 tre esemplari di questi uccelli marini, che pesano meno di 35 grammi, erano stati catturati al largo della Nuova Zelanda e sono custoditi in musei all'estero. Fin dalla sua riscoperta nel 2003 si discuteva addirittura se l'Oceanites maorianus nidificasse in Nuova Zelanda..

Tre team dell'università di Auckland si sono accampati  nelle Poor Knights Islands, Mokohinau Islands ed a Little Barrier Island per cercare di individuare almeno un sito di nidificazione e Gaskin spiega che «E' stato come cercare un ago in un pagliaio». La svolta fondamentale è avvenuta nel 2012, quando il team che lavora al progetto ha trovato segni della nidificazione e dell'allevamento dei pulcini su individui catturati in mare, il che, oltre a confermare che esisteva una popolazione vitale, ha permesso ai ricercatori di determinare il periodo di nidificazione di questi petrelli in Nuova Zelanda e quale fosse il momento migliore per rintracciarli a terra.

Quest'anno in mare sono stati catturati ben 24 uccelli delle tempeste della Nuova Zelanda che sono stati muniti di minuscoli radio-trasmettitori da un grammo che hanno permesso di ridurre il campo di ricerca. Così la squadra di ricerca accampata nella remota costa settentrionale di Little Barrier Island, utilizzando ricevitori portatili e spotlights , ha confermato che gli Oceanites maorianus  tornavano a terra protetti dalle tenebre e si dirigevano nell'entroterra. L'area di ricerca è stata quindi spostata e quando gli scienziati hanno ricevuto un segnale di un uccello delle tempeste fermo per a notte in una foresta sono stati in grado di capire quale fosse il sito di nidificazione.

Rayner non rivela dove sia esattamente ma sottolinea che «Il sito da monitorare è molto fragile e con gli uccelli in una fase delicata del loro ciclo di allevamento. Stiamo utilizzando per la maggior parte strumenti automatizzati e mantenere un approccio" hands-off", sebbene il team visiti la zona e la tenga sotto controllo».

Gaskin dice che «Venerdì mattina un uccello è stato scoperto sul terreno, forse aveva appena lasciato la sua tana. Allo stesso tempo, i membri del team hanno rilevato un altro uccello, questo molto probabilmente in un nido. E' un risultato fantastico per il nostro team entusiasta ed impegnato».

I ricercatori resteranno sull'isola anche nelle prossime settimane e sono in corso anche indagini aeree per cercare di stabilire la distribuzione e le dimensioni della popolazione ritrovata di Oceanites maorianus .

L'Hauraki Gulf Forum sta per pubblicare l'Hauraki Gulf seabird management strategy and research plan basato proprio sul lavoro di Gaskin e Rayner e dei loro collaboratori neozelandesi ed internazionali. Secondo John Tregidga, presidente dell'Hauraki Gulf Forum, «Localizzare il territorio di nidificazione è stato di rilevanza internazionale e metterà in evidenza l'importanza dell' Hauraki Gulf Marine Park come significativo  hotspot della biodiversità a livello globale».

Rayner, che è anche uno dei gestori di Little Barrier Island, ha evidenziato che «La scoperta ribadisce  l'importanza di una gestione attenta dei gioielli conservazione, come Little Barrier Island e gli ambienti marini circostanti.

Il progetto che ha ritrovato l'uccello delle tempeste della Nuova Zelanda è finanziato  da: Mohammed bin Zayed Species Conservation Fund, Birdlife International Community Conservation Fund, The Little Barrier Island Hauturu Supporters Trust ed Asb Trust, Auckland Council, Forest & Bird Central Auckland Branch and Peter Harrison/Zegrahm Expeditions, con il sostegno del Department of Conservation della Nuova Zelanda, Hauraki Gulf Forum e Landcare Research.

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