[22/02/2013] News toscana

Tuscanomics, Giovannelli: ŤA Shanghai si ricostruisce prendendo a modello la Toscanať

La crisi economica, oltre a numerosi conti correnti, ha già abbondantemente contribuito ad affondare molte delle certezze politico-economiche che ancora nel 2007 sembravano riuscire a garantire grande prosperità al mondo occidentale. Adesso, lo stesso paradigma economico appare decotto, ma le risposte sul come sostituirlo sono spesso balbettii. Sta divenendo pressoché di dominio comune la necessità di definire un modello più sostenibile, ma all'atto pratico le difficoltà sono molteplici.

In questo regno di incertezza, potremmo scoprire che la nostra Toscana ha molto da poter offrire. Da sempre in questo territorio crescono abilità manuali accanto a saperi, arte e innovazioni tecnologiche, nel rispetto dell'integrazione con l'ambiente circostante. Come descritto in un altro articolo di greenreport.it, c'è chi ha pensato di provare a istituzionalizzare queste peculiarità toscane all'interno di un modello definito: si tratta dell'economista e consulente politico Simon Anholt, e della sua Tuscanomics.

I suoi studi vennero presentati a Palazzo Vecchio quasi un anno fa, in un dibattito organizzato da Toscana Promozione, insieme a personaggi come Romano Prodi e l'economista premio Nobel Amartya Sen, noto per i suoi studi sulla disuguaglianza, ormai pietre fondamentali della narrazione economica sul tema.

Nell'imminenza delle elezioni, la Toscana con il suo rinascimento e la sua bellezza è tornata involontariamente alla ribalta delle cronache nazionali. Qual è stato nel frattempo il percorso di Tuscanomics, e quali sono le iniziative che la Regione sta portando concretamente avanti per promuovere e sviluppare questo modello? È un progetto giocoforza ancora all'inizio, «molto complesso», come Stefano Giovannelli (Nella foto), direttore dell'Agenzia di promozione economica della Toscana (Toscana Promozione), confida a greenreport.it. «Necessita non solo di riscuotere consensi all'estero, ma anche di creare appoggio e coordinazione all'interno del territorio regionale. Adesso stiamo lavorando sul settore del vino, costruendo un marchio-ombrello sotto il quale si possa riconoscere non soltanto tutto il sistema del vino toscano, ma anche valorizzare l'intera agricoltura toscana», della quale il vino rappresenta l'emblema internazionalmente più conosciuto. «Da una parte, in questo progetto coincide l'interesse alla bellezza del territorio, ma anche al benessere economico che l'industria del vino garantisce alla Regione».

Ma la Toscana da cartolina, con panorami mozzafiato, cipressi e buon vino, non può essere la sola e principale forza regionale. Un'economia sostenibile trova la sua realizzazione anche in un forte presenza di manifattura e artigianato. Toscana Promozione sta infatti lavorando anche in questo senso. «Dopo l'operazione vino - spiega ancora Giovannelli - stiamo lavorando anche sull'artigianato, procedendo sulla stessa strada per difendere la manifattura artigianale toscana, coinvolgendo gli artigiani stessi. L'obiettivo è quello di uscire a gennaio 2014 con un brand dell'artigianato».

All'estero l'attenzione sul modello Tuscanomics si mantiene alta. «C'è grande sensibilità, in Cina ad esempio, per il sistema toscano di qualità della vita - continua Giovannelli - un sistema che non si traduce soltanto in export e consumo di prodotti toscani: l'interesse è forte proprio verso il modello socioeconomico che la Toscana rappresenta. Importanti investitori cinesi con i quali siamo in contatto, ad esempio, vorrebbero procedere alla ricostruzione di un'area di Shanghai proprio prendendo la Toscana come modello ispiratore».

L'obiettivo è sempre quello di procedere «superando l'elemento puramente commerciale, all'interno di una visione della Toscana come Regione che metta insieme elemento economico, sociale e ambientale, un equilibrio che rappresenta il simbolo stesso della Tuscanomics». Nella seconda metà dell'anno Giovannelli auspica «nuovi incontri con economisti di rilievo» per approfondire e promuovere ulteriormente il modello Tuscanomics. Intanto le elezioni in Italia si avvicinano, e chissà che a Roma non si guardi con più attenzione verso la Toscana Felix per elaborare insieme un modello di sviluppo economicamente, socialmente ed ecologicamente più sostenibile, una volta dismessi i seggi elettorali.

Torna all'archivio