[20/02/2013] News

Nel Mar di Sardegna avvistamenti di balenottere anche in inverno

A quanto pare le balenottere frequentano il Mediterraneo settentrionale anche in inverno. Infatti,
un network internazionale che monitora i cetacei utilizzando navi e traghetti di linea come
piattaforme di osservazione, ha avvistato questi cetacei lungo il transetto marino transfrontaliero che
da Civitavecchia arriva a Barcellona attraversando così le acque sotto la giurisdizione di Italia,
Francia e Spagna. Al network di ricerca, coordinato dall'Ispra e che opera soprattutto nel Santuario
internazionale dei mammiferi marini Pelagos, partecipano diversi enti di ricerca italiani e francesi
oltre che due diverse compagnie di traghetti la Grimaldi Lines e la Corsica-Sardinia Ferries.


All'Accademia del Leviatano, un'Ente italiano per lo studio e conservazione dei mammiferi
marini, che partecipa al progetto, spiegano che «Durante la campagna invernale di monitoraggio
cetacei da traghetto, nella regione marina del Mediterraneo Occidentale, sono statti avvistati
numerosi esemplari di balenottera nel Mar di Sardegna, la parte di mare compresa tra l'isola italiana
della Sardegna e l'arcipelago spagnolo delle Baleari».

La ricercatrice Stefania Carcassi
sottolinea che «L'utilizzo di grandi navi per il monitoraggio dei cetacei, permette di poter monitorare
aree di mare alto difficilmente raggiungibili con i normali mezzi di ricerca durante tutto l'anno e non
solo in estate, stagione nella quale si limitano gran parte delle osservazioni marine. Sempre nel mar
di Sardegna, infatti, sono stati avvistati capodogli, globicefali, zifi e grampi oltre che comuni tursiopi
e stenelle».

La campagna di monitoraggio invernale del Mediterraneo Occidentale è
possibile grazie alle navi della Grimaldi lines, la stessa compagnia nota per l'incidente che nel
dicembre 2011 portò alla perdita nel mare al largo dell'isola di Gorgona di due bilici contenenti 200
bidoni con sostanze tossiche, molti dei quali restano ancora da individuare e recuperare.

I
ricercatori dell'Accademia del Leviatano lavorano lungo un transetto marino che «Attraversa aree di
mare con diversa morfologia e batimetria, passa anche per le Bocche di Bonifacio permettendo così
di monitorare anche questo tratto di mare dove, per la sua vulnerabilità legata al trasporto
marittimo, è stata istituita la prima Pssa (Area marina particolarmente sensibile, ndr)  del
Mediterraneo. Proprio allo sbocco delle Bocche di Bonifacio nel Mar di Sardegna (monitorate in
estate anche lungo la rotta S. Teresa di Gallura - Bonifacio) all'altezza dell'Isola dell'Asinara sono
avvenuti in numerosissimi avvistamenti di balenottere».

Anche per Anna Ruvolo, che
insieme ad altre ricercatrici dell'università di Pisa ha monitorato per 4 anni consecutivi il tratto di
mare tra Livorno e Bastia nel Santuario Pelagos, «I traghetti sono ottime piattaforme per gli
avvistamenti in mare di cetacei, tartarughe, uccelli marini e macro rifiuti marini. In particolare,
stiamo adattando un protocollo per monitorare il marine litter da traghetto, come già avviene in altri
contesti internazionali. Il marine macro litter, infatti, oltre ad avere un impatto negativo sul turismo è
anche molto pericoloso sia per plastiche che vengono ingerite sia per le reti fantasma che si
aggrovigliano a volte intorno a cetacei e tartarughe».

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