[18/02/2013] News toscana

ĞA Bocca d'Arno non stiamo costruendo un porto qualsiasiğ

A Bocca d'Arno l'allagamento è stato festeggiato, a conferma che non sempre si tratta di eventi calamitosi. Anche nei commenti il porto - come anche in questo caso  ci ha ricordato Enzo Meucci - non è solo un evento nautico ma restituisce a Marina di Pisa un accesso al mare storicamente limitato agli idrovolanti del cantiere, ora demolito insieme a molte case.

Ho letto l'intervento di Petrucci in cui si dice: bene il porto, ora «noi punteremo sulle vie d'acqua».  Forse - lo dico anche da vecchio marinese - non sarebbe male ricordare che a Marina di porto si iniziò a discutere molto tempo fa e prima del Parco, quando la fabbrica era ancora in funzione. Furono diverse le ipotesi ed anche le proposte, e i progetti fondamentalmente mirati a recuperare quell'accesso al mare tenendo ben presente però anche di quei fenomeni di erosione del litorale che si cercò allora di fronteggiare, con soluzioni che innescarono anche forti contrasti tecnico-scientifici e che finirono nelle cronache nazionali.

Ora si  è  tornati a parlare di accesso al mare, con il nuovo porto. Con una non trascurabile differenza, però, che non sempre sembra emergere. Non ritorno sulle contestazioni riproposte anche in questi giorni, se un porto all'interno di un parco è stato giusto autorizzarlo o meno. Quella decisione (comunque la si voglia giudicare) teneva conto  in ogni caso che il piano del Parco - da lì bisogna partire - considerava non a caso il nostro ‘il parco delle acque', in cui si ritrova proprio quella trama (Navicelli, Incile, Golena d'Arno) a cui ora intende puntare anche Petrucci.

Il porto rientra e deve più che mai rientrare in questo circuito non soltanto nautico, ma volto da un lato a ‘sanare' situazioni incancrenite - vedi l'abusivismo della golena tanto per fare un esempio di estrema attualità - e dall'altro a consentire la tutela di un ambiente pregiato e renderlo finalmente usufruibile non soltanto a qualche categoria di cittadini (che è  poi la finalità di un parco).

Ne scaturisce che noi a Bocca d'Arno non stiamo costruendo un porto qualsiasi perché non siamo in un posto qualsiasi. Ecco perché non bastano i festeggiamenti, ma serve che tutti i protagonisti a partire dal porto devono farsi carico non solo di un importante manufatto ma di un progetto che riguarda innanzitutto Marina di Pisa ma anche la città e i suoi rapporti con Livorno e - se qualcuno se lo fosse dimenticato - il Santuario dei cetacei, la cui gestione nazionale non ci fa onore.

*Gruppo San Rossore

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