[08/02/2013] News

Riqualificazione urbana e "città pubblica", per l'Inu «necessaria una riforma del governo del territorio»

Rilanciare l'economia del Paese puntando sul governo del territorio, la cui normativa deve essere rivista. E' questa la posizione dell'Istituto nazionale di urbanistica, che si rivolge al futuro Parlamento e al governo che a breve andranno ad insediarsi. «E' urgente intervenire anche nel settore del governo del territorio, regolato nel nostro Paese da una legge che nell'impianto originario è degli anni Quaranta del secolo scorso-hanno dichiarato dall' Inu- Nuove consapevolezze, a partire dall'importanza del recupero e della riqualificazione di importanti pezzi di città e territori, unica modalità questa per combattere il consumo di suolo e preservare il terreno agricolo, si sono fatte strada. Nuove attenzioni pubbliche hanno preso corpo nei riguardi dell'ambiente e della difesa del territorio che richiedono un aggiornamento normativo e la contestuale individuazione di nuove risorse per rilanciare l'azione amministrativa nel governo del territorio».

L'Inu rivolge quindi un appello alle forze politiche del Parlamento che verrà e ai membri del governo che è sul punto di insediarsi: «Si approvi una riforma dei "principi fondamentali del governo del territorio", un atto ormai costituzionalmente obbligatorio dopo il nuovo Titolo V. Una legge fatta di pochi articoli, ma tale da rendere più solide e giuridicamente fondate le leggi regionali, da definire più spedite e trasparenti procedure di formazione dei piani urbanistici, che richiami i principi del governo cooperativo, che consenta un efficace contrasto all'eccessivo e insostenibile consumo di suolo e che, al contempo, incentivi in modo determinante il processo di riqualificazione e rigenerazione urbana».

  L'Inu nell'occasione ha fornito anche indicazioni sulla struttura che a suo parere dovrebbe avere la nuova norma. Dovrebbe essere varata una legge che consenta l'innovazione del piano urbanistico puntando su documenti programmatici e invece abbandonando definitivamente la via regolativa e che dia spazio ai nuovi concetti per il governo del territorio che sono emersi in questi ultimi anni: il contrasto della dispersione insediativa e del conseguente consumo di suolo, la mobilità sostenibile, il riciclo urbano, il concetto di rete ecologica che sia in grado di valorizzare le aree a maggiore potenziale ambientale, e quello dell'energia alternativa.

Inoltre per l'Inu è fondamentale trovare lo spazio per dotare i centri urbani delle risorse fondamentali per costruire "la città pubblica", vale a dire il sistema di infrastrutture e servizi di cui le città italiane sono ancora fortemente carenti, e a tal fine propone «una riforma della fiscalità locale che abbia l'obiettivo di incentivare la rigenerazione e la riqualificazione urbana, per favorire processi di inclusione sociale, e una graduale fiscalizzazione della rendita fondiaria per finanziare le infrastrutture urbane».

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