[07/02/2013] News toscana
Elaborato un nuovo sistema di informazione per far conoscere il proprio operato
Per superare le diffidenze dei cittadini versi i Consorzi di bonifica (a cui devono versare il relativo tributo, serve efficienza) maggiore informazione e trasparenza. Ecco perché il Consorzio di bonifica della Toscana centrale ha "caricato" sul proprio sito internet la nuova mappa di rendicontazione dell'attività realizzata nel 2012. I cittadini consorziati quindi possono adesso vedere tutto quello che è stato fatto, come e dove sono stati impiegate le risorse nell'anno appena passato. Q
Questa operazione di trasparenza è resa possibile dal nuovo Sit (Sistema informativo territoriale), che è uno strumento per la gestione delle informazioni relative al territorio, caratterizzato dall'integrazione di due componenti: elementi cartografici (mappe tematiche, foto aeree, etc.) e dati alfanumerici contenuti all'interno di un database.
«Con questo strumento gli enti locali, le associazioni e i tecnici possono accedere a strati informativi utili alle loro rispettive attività, mentre i cittadini consorziati possono verificare sulla mappa i numerosi interventi realizzati dal Consorzio su tutto il territorio secondo un principio di proporzionalità funzionale alla mitigazione del rischio nelle aree maggiormente vulnerabili- ha sottolineato il Commissario Mauro Cresti (nella foto)- Si tratta di uno strumento in grado di dimostrare visivamente quel concetto che stiamo ripetendo da tempo, quello di "filiera corta" della bonifica: le risorse ricavate con il tributo di bonifica dal territorio ritornano interamente e senza tanti passaggi sul territorio in termini di lavori per la riduzione del rischio idraulico».
L'ente tiene a precisare ai nuovi utenti del servizio, che il Consorzio opera su un territorio definito secondo i confini geomorfologici legati ai bacini idrografici dei corsi d'acqua naturali: i comprensori di bonifica n.21 (Val d'Elsa) e n.22 (Colline del Chianti). «Questo tipo di impostazione è legata agli aspetti ambientali del territorio e quindi non segue una logica corrispondente ai confini comunali e amministrativi in genere. In altre parole, quando si parla di gestione del territorio, di difesa del suolo e di manutenzione delle opere idrauliche, non è valido il ragionamento per cui ciò che viene fatto in un comune non interessa l'altro o ciò che viene fatto in una zona, specie se a monte, non vale per l'altra».
Il Sit è disponibile alla pagina: http://www.cbtc.it/?page_id=364