[01/02/2013] News

Celebrare un mondo d’acqua: il 2 febbraio è la Giornata mondiale delle zone umide

Gli appuntamenti di Legambiente per conoscere meglio questi preziosi ecosistemi

Il World Wetlands Day 2013 ha per tema "le zone umide si prendono cura dell'acqua", e il 2 febbraio in tutto il mondo si parla di gestione sostenibile dell'acqua, una risorsa preziosa dalla quale dipendono la sopravvivenza delle specie animali e vegetali e anche la maggior parte delle nostre attività socio-economiche.

Legambiente per festeggiare questo appuntamento internazionale - «Un'occasione per riflettere sull'importanza di questi ecosistemi, serbatoi di biodiversità, e sul patrimonio idrico della nostra Penisola» - ha organizzato escursioni naturalistiche nel cuore di Parchi nazionali e oasi, avvistamenti delle specie migratorie, ma anche visite guidate, ciaspolate intorno ai laghi, incontri e dibatti.

Antonio Nicoletti, responsabile aree protette del Cigno Verde sottolinea che «Le zone umide, pur essendo ambienti particolarmente delicati e fragili, ci forniscono acqua potabile, producono il 24% del cibo del Pianeta, servono all'irrigazione delle colture, fanno da barriera e da magazzini naturali di acqua in caso di inondazioni e sono importantissimi serbatoi di CO2. Purtroppo nonostante siano un risorsa importantissima per la vita umana, nell'ultimo secolo sono scomparse circa il 90% di questi ecosistemi a causa della forte pressione antropica, dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici».

Per salvaguardare questi preziosi ecosistemi serve l'impegno diretto delle istituzioni e la sensibilizzazione dei cittadini. Per questo motivo è nata la rete italiana di Living Lakes, e Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria e coordinatrice di Living Lakes, spiega che il suo obiettivo è quello di «Promuovere una gestione integrata dei laghi, proteggere gli habitat naturali, la flora e fauna, diffondere la conoscenza di questi ecosistemi; ma anche sviluppare in modo sostenibile il turismo e le economie locali e svolgere attività sportive nel pieno rispetto dell'ambiente. Mettere insieme amministratori, associazioni e comunità locali  è un obiettivo fondamentale del nostro network che da alcuni anni lavora per una corrette gestione ambientale dei laghi e per fermare il degrado delle zone umide».

In Italia, oltre ai 53 siti Ramsar riconosciuti, che coprono oltre 60.000 ettari, ci sono anche molte zone umide considerate minori e spesso non riconosciute con lo stesso status previsto della pur svolgendo un ruolo primario nelle strategie per frenare la perdita di biodiversità, sono spesso poco conosciute dai cittadini e poco tutelate dalle istituzioni. Per ricordare l'importanza di questi serbatoi di biodiversità e sensibilizzare i cittadini, Legambiente propone una serie di iniziative proprio in alcune di queste aree: sabato 2 febbraio in Lombardia ci sarà una escursione naturalistica nella riserva naturale di Pian di Spagna, crocevia di importanti rotte di migrazione. Invece domenica 3 febbraio nell'Oasi di Ca' di mezzo Codevigo, in provincia di Padova, si terrà un incontro su "Le aree umide in Veneto" a cui seguirà la visita guidate dell'area; mentre in Calabria il circolo Legambiente Sila e il Cai hanno organizzato una ciaspolata intorno al lago di Ariamacina. L'appuntamento con le zone umide si rinnova anche il week-end successivo, domenica 10 febbraio il Circolo Legambiente Larus, in collaborazione con i circoli della provincia di Latina, ha programmato un'escursione nel Parco nazionale del Circeo alla scoperta dell'avifauna locale.

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