[31/01/2013] News

Gas a effetto serra dal settore agricolo, la certificazione spetta all'Ismea

L'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), è il soggetto deputato al coordinamento tecnico del Registro nazionale dei serbatoi di carbonio per la parte agricola: lo ha stabilito il ministero dell'Ambiente - con apposito decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri - al fine di individuare una strategia e un protocollo attuativo per la certificazione dei flussi dei gas a effetto serra derivanti dalle attività del settore agricolo nell'ambito della realizzazione del Registro nazionale dei serbatoi agro forestali di carbonio, sezione agricoltura, e in base a quanto verrà stabilito degli accordi susseguenti il primo periodo di impegno del Protocollo di Kyoto.

Il decreto va a integrare quello del primo aprile 2008 che ha istituito presso il ministero dell'Ambiente il registro nazionale dei serbatoi di carbonio.

Il registro è parte integrante del "Sistema nazionale per la realizzazione dell'Inventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti di gas-serra". Ha il compito di quantificare nella contabilità del Protocollo di Kyoto il bilancio netto di gas a effetto serra generato dalla superficie nazionale, in conseguenza di attività di uso delle terre, variazione di uso delle terre e selvicoltura (Lulucf - Land use, land use change and forestry).

Il contenimento del riscaldamento globale è oggi un obiettivo strategico centrale nelle politiche per la sostenibilità ambientale e tocca trasversalmente tutti i settori economici con diverse declinazioni in termini di azioni e misure da intraprendere, compreso quello agricolo.

L'agricoltura viene quindi chiamata in causa direttamente per quanto riguarda cambiamenti nelle tecniche finalizzate a economizzare l'uso dei combustibili fossili, dei fertilizzanti e a ridurre le emissioni determinate dalla lavorazione del suolo e dalle attività  agricole e zootecniche nel loro complesso. Ma viene chiamata in causa anche come produttore di biomassa per alimentare le fonti rinnovabili, oltre che come strumento per l'assorbimento del carbonio attraverso la protezione e l'estensione delle foreste e pure la protezione ed estensione di coltivazioni che assorbono gas serra.

In tale prospettiva, dunque, la certificazione del contributo della riduzione dei gas serra del settore agricolo oltre che di quello forestale del nostro Paese, e più precisamente della filiera agroalimentare su scala aziendale, può rappresentare un elemento importante per il raggiungimento degli obiettivi dell'Italia per la riduzione di emissioni di gas serra.

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