[31/01/2013] News

Certificati bianchi, tutti i segreti dei titoli di efficienza energetica

Nel 2012 crescono gli scambi ma crollano i prezzi, ed è alto il divario tra domanda e offerta

Il GME (Gestore dei Mercati Energetici) ha pubblicato lunedì 28 gennaio il Rapporto di monitoraggio semestrale sul Mercato dei titoli di efficienza energetica (TEE, detti anche Certificati bianchi), relativo al secondo semestre del 2012 e redatto in applicazione all'art. 11 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 28 dicembre 2012. Il Rapporto è scaricabile a questo link.

I Certificati Bianchi, lo ricordiamo, sono un meccanismo di incentivazione dell'efficienza energetica, attivo dal 2005. Un certificato bianco equivale al risparmio di un Tep (tonnellata equivalente di petrolio). I distributori di energia elettrica o del gas naturale sono obbligati per legge a conseguire annualmente determinate quote di risparmio energetico presso i propri clienti. Se non lo fanno, possono sopperire a questi obblighi acquistando i Certificati bianchi corrispondenti da soggetti che hanno realizzato interventi di efficienza energetica.

Secondo i dati pubblicati dal GME, nel secondo semestre del 2012 è cresciuto il numero degli operatori iscritti ai Registri dei TEE (621, rispetto ai 563 del primo semestre). Il GME ha emesso complessivamente 2.444.380 TEE. I certificati "movimentati" sono stati 2.265.452, di cui 616.233 scambiati attraverso il mercato organizzato e 1.649.219 attraverso contratti bilaterali.

Il 2012 ha visto aumentare sensibilmente il volume degli scambi di TEE (+86% rispetto al 2011), passando dai 4.096.533 titoli del 2011 ai 7.616.443 titoli nel corso del 2012. Un aumento che, secondo il GME, è dipeso dall'incremento degli obblighi di legge, passati da 5,3 Mtep nel 2011 a 6,0 Mtep nel 2012 (+13,21%), che ha costretto gli operatori, che evidentemente non avevano adeguato i loro progetti di risparmio in proprio, a dover ricorrere all'acquisto di certificati bianchi.

Il Rapporto del GME evidenzia un significativo crollo dei prezzi dei Certificati bianchi, il cui valore, negli ultimi mesi del 2012 di almeno il 10%: da circa 100 €/TEE a meno di 90 €/TEE. Una discesa dei prezzi che, secondo il GME,  "è iniziata probabilmente quando gli operatori hanno scontato l'approvazione del nuovo decreto, avvenuta poi il 28 dicembre, che estende l'applicazione del meccanismo di incentivazione dell'efficienza energetica al periodo successivo al 2012, fissando al contempo nuovi obiettivi di risparmio. In particolare la convinzione diffusa nel mercato è che i nuovi obiettivi di risparmio siano compatibili con un equilibrio tra domanda e offerta di titoli nel lungo periodo. Ciò ha consentito il riassorbimento della tensione sui prezzi che si era manifestata in tutto il 2012, riportando le contrattazioni ad un livello vicino al rimborso tariffario, pari per il 2012 a 86,98 €."

Altro aspetto che emerge dal Rapporto è l'asimmetria esistente tra la domanda e l'offerta dei titoli. Infatti, a fronte di una domanda di certificati da parte dei soggetti obbligati per gli adempimenti (compresi quelli del 2012 in scadenza a maggio 2013) pari a 22,11 milioni di TEE, al 31 dicembre 2012 risultavano introdotti solo 17,23 milioni di TEE. Però, tenendo in considerazione che per i soggetti obbligati è sufficiente coprire il 60% dei 6 milioni di TEE relativi all'obbligo 2012, in scadenza nel maggio 2013, per essere comunque adempienti (l'articolo 5 comma 3 del D.M. 21 dicembre 2007 prevede infatti che ...qualora in ciascuno degli anni d'obbligo, il distributore di energia elettrica o gas naturale consegua una quota dell'obiettivo di propria competenza pari o superiore al 60%, può compensare la quota residua nell'anno successivo senza incorrere nelle sanzioni..."), il totale dei titoli necessari scende dai 22,11 milioni a 19,71 milioni (16,11 milioni più 3,6 milioni di titoli). Quindi, secondo il GME, la differenza tra i titoli necessari per l'adempimento anche dell'obbligo 2012 (19,71 milioni) ed i titoli emessi a fine 2012 (17,23) "dovrebbe essere facilmente coperta dalle prossime emissioni di titoli nella prima parte del 2013)."

Dall'analisi della domanda dei certificati bianchi, si evidenzia inoltre una forte concentrazione, con i primi tre soggetti obbligati che, da soli, hanno rappresentato ben il 43,4% di tutta la richiesta di TEE (anche se questo dato è in diminuzione rispetto agli anni precedenti). All'opposto, sul lato dell'offerta c'è una maggiore frammentazione: i primi tre soggetti hanno rappresentato solo il 25,5% del totale.

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