[31/01/2013] News

Egadi, volontari rimuovono una tonnellata di catrame dalla costa di Favignana

“Disturbatori sfaccendati e malpensanti” contro i legambientini

Da una settimana  una squadra di 13 volontari cerca di rimuovere il catrame spiaggiatosi sulle coste di Favignana e Levanzo a partire dal 16 gennaio. E' un lavoro da certosini, metro per metro, tutto manuale con raschietti e palette per non danneggiare il delicato ecosistema costiero di Favignana, quello svolto dai volontari di Legambiente protezione civile. I volontari sono così riusciti a ripulire buona parte della costa nord-occidentale della più grande delle isole Egadi, contaminata da sversamenti di idrocarburi, rimuovendo ltre una tonnellata di catrame in una settimana di lavoro. Vento forte e mareggiate permettendo.

Francesca Ottaviani, coordinatrice delle squadre di Legambiente protezione civile, spiega: «E' un catrame molto solido, spiaggiato a macchia di leopardo su 5 chilometri di costa, quasi tutta a scogliera e molto frammentata. Su ampi tratti è arrivato a schizzi mentre il grosso degli accumuli è a riva e nelle pozze di scogliera. Le mareggiate hanno chiaramente ritardato il ritmo delle operazioni, che vanno condotte in maniera molto attenta e precisa per limitare il più possibile il danno e l'invasività dell'intervento».

Ma nonostante i buoni risultati già raggiunti c'è ancora molto da fare per i volontari del Cigno Verde ed il gruppo locale dell'Associazione vigili del fuoco in congedo che collaborano con loro. Un impegno che però sembra non piacere a tutti: ci sono stati alcuni incresciosi episodi di disturbo ai volontari da parte di quelli che Comune ed Ara marina protetta (Amp) definiscono "sfaccendati buontemponi" e polemiche locali sugli interventi in atto ed è dovuto intervenire il Sindaco Antinoro per chiarire che «Il Comune e l'Amp hanno attivato per questa emergenza la procedura prevista dalla legge, richiedendo alla Protezione Civile Nazionale e Regionale di inviare i volontari specializzati. Il 17 gennaio il dirigente del Dipartimento Protezione Civile Regionale, Dott. Lupo, ha risposto alla nostra istanza e il 22 gennaio il Capo della Protezione Civile, Dott. Gabrielli, ha concesso i benefici di legge ai volontari di Legambiente, che sono gli unici specializzati a livello nazionale per questo tipo di interventi. Ai volontari è riconosciuto dalla Protezione Civile il rimborso del vitto e delle spese di viaggio, mentre quelle di soggiorno le sostengono Comune e Amp. Non ci sono compensi per questa attività, che è un atto di generosa passione civile in nome dell'ambiente.

Rivolgiamo un grazie sentito ai volontari da parte dell'Amministrazione, dell'Area marina protetta e di tutta la cittadinanza egadina che ha a cuore la tutela delle isole. Purtroppo anche nelle nostre isole si aggirano i "disturbatori malpensanti", che non avendo altro da fare si sono resi protagonisti di provocazioni e atti che denotano mancanza di ospitalità e gratitudine, per di più diffondendo, come al solito, insinuazioni assolutamente campate in aria».  Per i tutelare l'operato dei volontari e garantire la sicurezza, il Sindaco ha emanato un'ordinanza per interdire le aree di intervento ai non addetti per tutto il periodo delle operazioni, come previsto dalla legge. «Nei prossimi giorni - conclude Antinoro - arriveranno anche i volontari del Soccorso italiano dell'Ordine di Malta, a coadiuvare i volontari di Legambiente nazionale e della Protezione civile locale. In questo modo l'intervento sarà più veloce ed efficace e spiagge e coste torneranno rapidamente belle e pulite come prima».

I volontari del Cigno Verde non sembrano essersela presa troppo per le provocazioni e le polemiche e nelle Egadi i lavori  proseguono a ritmo serrato: sono già stati rimossi, in soli 4 giorni, quasi 1.000 kg di catrame: 170 kg, 100 kg, 210 kg e 450 kg rispettivamente nei 4 giorni utili in cui il meteo ha consentito di operare.

Il 27 gennaio il personale dell'Amp, il coordinatore del Coc Giuseppe Campo (assessore all'ambiente del Comune di Favignana) e la caposquadra dei volontari, Francesca Ottaviani, hanno effettuato un sopralluogo lungo tutte le coste di Levanzo. Dai rilievi risulta confermato che il greggio si sarebbe riversato unicamente nelle cale settentrionali dell'isola, Cala Tramontana e Cala Calcara. L'intervento a Levanzo, che risulta difficile dal punto di vista logistico per l'inaccessibilità dei luoghi con automezzi, sarà effettuato successivamente a quello in corso lungo le coste nord-occidentali di Favignana.

Linda Guarino, presidente del circolo Legambiente Egadi, non si lascia invischiare dalle piccole provocazioni locali e getta uno sguardo d'insieme su un problema gravissimo: «Lo sversamento più o meno accidentale di idrocarburi sulle nostre coste avviene purtroppo con una certa frequenza, mettendo in serio pericolo il delicato ambiente costiero del nostro arcipelago. Sono, però, tutte le aree marine protette e l'intero Mediterraneo a correre questo rischio. Per questo motivo ritengo che siano urgenti tanto strumenti più adeguati di prevenzione e repressione, quanto politiche energetiche che si rivolgano a modelli di sviluppo sostenibile, dove le ragioni economiche trovino un punto di equilibrio con le ragioni etiche».

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