[29/01/2013] News

Qualità ambientale dell'aria, si cambia: ecco le nuove regole

Arrivano nuove regole per la qualità dell'aria: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri il decreto "Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155" che attua la direttiva 2008/50/CE relativa alla "qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa".

Il nuovo decreto - che si compone di 19 articolo e un allegato e che entrerà vigore il 12 febbraio prossimo -  introduce modifiche e integrazioni che colmano carenze normative o correggono disposizioni risultate, nel corso della loro applicazione particolarmente problematiche. Non alterare la disciplina sostanziale del decreto del 2010, quello che ha introdotto una serie di novità rilevanti, dalla "zonizzazione" del territorio italiano alla misurazione per la prima volta delle polveri sottilissime Pm 2,5 sino a una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini.

In particolare le modifiche trovano giustificazione in relazione alle criticità emerse nel primo anno di applicazione e all'esito del confronto tecnico tra il Ministero dell'ambiente e le amministrazioni competenti in materia di valutazione e gestione dell'aria, avvenuto nell'ambito di Coordinamento (introdotto dal decreto all'articolo 20). Quindi, le modifiche sono apportate al fine di consentire un organico recepimento della direttiva europea e assicurare un maggior raccordo fra le regioni e le provincie autonome e il Ministero dell'ambiente. Le modifiche cercano di rendere migliore la comprensione del testo e correggono i vari refusi presenti nel decreto del 2010.

Le modifiche riguardano alcune definizioni (ad esempio quella dei valori limiti) e sono apportate per garantire una maggiore coerenza con le analoghe definizioni europee. Così come hanno chiarito come le attività legate al controllo dell'applicazione delle procedure di qualità costituiscono una parte essenziale delle procedure stesse e non un elemento a se stante.

Il nuovo decreto, inoltre prevede come possibilità e non come obbligo quello del Ministero di avvalersi dell'apporto dell'Ispra nella valutazione dei progetti di zonizzazione e classificazione del territorio elaborati da regioni e provincie autonome. L'Ispra comunque ha il compito di emanare apposite linee guida volte ad assicurare l'applicazione omogenea sul territorio nazionale delle procedure di garanzia di qualità e delle procedure di applicazione degli strumenti.

A proposito dei piani di zonizzazione il nuovo decreto prevede un adeguamento dei termini entro il quale le regioni devono trasmettere al ministero il progetto di adeguamento della propria rete di misura. La zonizzazione e la classificazione del territorio sono, infatti propedeutiche alla elaborazione del programma di rete. Quest'ultimo contiene delle informazioni, informazioni di rete che devono essere rese pubbliche. Ossia le amministrazioni hanno l'obbligo di diffusione non solo dei progetti di rete, ma anche dei progetti di zonizzazione, di quelli di classificazione del territorio e della documentazione inerente la scelta dei siti di monitoraggio dove sono istallate le stazioni fisse.

Per quanto riguarda i piani di risanamento il legislatore del 2012 affida il potere a quest'ultimi di prevedere i casi in cui limitare la circolazione dei veicoli che non hanno effettuato il controllo delle emissioni. Prevede poi l'estensione anche alle stazioni gestite da enti di ricerca la possibilità di rientrare nelle stazioni selezionate per i casi speciali della valutazione della qualità dell'aria.

Il nuovo decreto sopprime l'allegato sul metodo di riferimento del campionamento e delle analisi della deposizione del mercurio e sostituisce quello relativo al metodo di riferimento del campionamento e delle analisi del mercurio totale gassoso nell'aria (allegato X). E ciò in considerazione della pubblicazione della norma tecnica Uni-Cen che individua il metodo di riferimento per il campionamento e la misurazione del mercurio. E anche perché nella stesura del 2010 per un errore materiale il legislatore non ha riportato i metodi  da utilizzare per la misurazione dei Cov (Composti organici volatili), già individuati dal decreto del 2004 che ha attuato la direttiva sull'azoto nell'aria, ma che è stato abrogato dal decreto del 2010.

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