[17/01/2013] News toscana

Firenze, Pitti: ancora penalizzata la mobilità ciclabile. Domani il flashmob

E ai ciclisti lo slalom quotidiano per a causa dei lavori stradali

Torna a Firenze l'appuntamento con Pitti Immagine che si tiene alla Fortezza da Basso e anche quest'anno non mancano le incongruenze dell'amministrazione comunale che non favorisce la mobilità sostenibile per raggiungere la rassegna.

Il capoluogo toscano, che in seguito all'evento  è "invaso" per due settimane da un numero enorme di visitatori che portano un aggravamento della mobilità in tutta l'area con ripercussioni pesanti sul traffico cittadino, è penalizzato sotto questo profilo dalla presenza del polo fieristico in centro considerato che i visitatori potrebbero giungervi con i mezzi pubblici ed in bici.

«L'amministrazione infatti penalizza queste scelte con provvedimenti di revoca di piste ciclabili in favore di corsie per le auto, per il carico e scarico merci e per i parcheggi dei motorini», informa l'associazione Fiab Firenze In Bici che rilancia l'idea di un flash mob di protesta per venerdì 18 gennaio alle ore 18 in piazza Bambine e Bambini di Beslan. «Lo scopo del flash mob - ha dichiarato il presidente Boscherini - è quello di tenere alta l'attenzione sul tema della ciclabilità urbana anche in concomitanza dei grandi eventi fieristici di Firenze e di denunciare una politica ogni giorno più miope nei confronti di un diverso e meno invasivo modo di muoversi in città. Ad un anno di distanza dalla polemica, sollevata da FirenzeInBici, per la chiusura di tutta la pista ciclabile che corre intorno alla Fortezza da Basso in occasione della fiera Pitti Immagine e dopo l'incontro con l'assessore al traffico Massimo Mattei durante il quale furono promesse soluzioni alternative per la mobilità ciclistica, siamo alle solite. Con l'arrivo di Pitti la fortezza diventa Off Limits per le bici e ciò è inaccettabile».

I ciclisti infatti sono stati "sfrattati" e costretti a pericolose incursioni sui viali di circonvallazione a meno di non commettere infrazioni. «Così non solo non si promuove l'uso della bicicletta in città ma si creano situazioni di reale e persistente pericolo per i ciclisti, ed è compito della nostra associazione denunciare con forza la strategia che ha caratterizzato la gestione dell'assessore Mattei, il quale ha disatteso gli impegni presi da Renzi nel patto per la bicicletta» ha concluso il presidente di FirenzeInBici. Ma quello della Fortezza non è un caso isolato. Spariscono pezzi di piste ciclabili, per periodi più o meno lunghi a causa dei lavori, anche in viale Giovine Italia o in via De Sanctis, senza prevedere percorsi alternativi, con i ciclisti lasciati allo sbaraglio.

«In più lavori importanti di riqualificazione, come il rifacimento di via il Prato e l'inserimento di cassonetti interrati in via de' Medici- rincara la dose l'Associazione Città ciclabile Onlus- hanno completamente ignorato l'esigenza di riposizionare lì o nelle vicinanze le rastrelliere che c'erano prima, come del resto era già successo in piazza S. Maria Novella e in Piazza Duomo, con la conseguenza che i ciclisti, con la paura dei furti sempre più dilaganti, devono arrangiarsi con risultati inaccettabili per il decoro e per la sicurezza di pedoni e disabili».

Il tema della mobilità ciclabile citato frequentemente dall'amministrazione comunale e che nei prossimi mesi, con l'approssimarsi dei mondiali di ciclismo, sarà sempre più all'ordine del giorno, secondo quanto riferito dalle associazioni rappresenta una sorta di greenwashing nel contesto della discussione sulla mobilità in città, perché nei fatti la bicicletta non è ancora considerata mezzo di supporto al trasporto collettivo pubblico e valida alternativa all'utilizzo dell'auto privata.

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