[11/01/2013] News

Via libera del Consiglio europeo alla macro-regione Adriatico-Ionica

Mercedes Bresso e Gian Mario Spacca (presidente Marche): «Premiato il lavoro di anni»

La decisione del Consiglio europeo di dare alla Commissione Europea il mandato di elaborare una proposta di strategia per la macro-regione Adriatico-Ionica è stata accolta con grande soddisfazione dal Comitato delle Regioni, «Che per anni si è impegnato a promuovere iniziative e occasioni di elaborazione istituzionale e strategica volti a dar vita a questa nuova aggregazione territoriale»; il Comitato delle regioni (Cdr) rappresenta infatti l'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'Ue, e i suoi 344 membri assicurano il coinvolgimento nel l processo decisionale dell'Ue delle regioni e degli enti locali europei.

La ,acroregione Adriatico-Ionica è concepita come una forma innovativa di cooperazione interregionale e transnazionale, con lo scopo di rafforzare i processi democratici e l'accelerazione del percorso di integrazione europea dei Paesi balcanici. La sua creazione punta a consolidare la cooperazione economica e a sviluppare una governance comune su problemi condivisi: ambiente, energia, trasporti, pesca e gestione costiera, sviluppo rurale, turismo, cultura e cooperazione universitaria, protezione civile e cooperazione tra PMI). Gli Stati coinvolti sono Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia, Serbia e Montenegro. Le regioni italiane che aderiscono sono: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Soddisfatti in particolare gli esponenti italian. Mercedes Bresso, primo vice presidente del Cdr, ha detto: «Abbiamo creduto fortemente nel potenziale della cooperazione tra le regioni dell'area Adriatico-Ionica e abbiamo fatto del Comitato delle Regioni uno snodo decisivo per coordinare e intensificare gli sforzi istituzionali volti a far nascere una nuova macro-regione sul modello di quanto avvenuto nell'area Baltica. Grazie all'impulso dei presidenti e degli amministratori locali delle regioni interessate e a un'intensa interlocuzione con la Commissione Europea, col Consiglio e col Parlamento, la Macro-Regione Adriatico Ionica potrà essere operativa in tempi rapidi e competere per i fondi della fase 2014-2020, andandosi ad aggiungere alle omologhe già operative nell'area del Baltico e del Danubio».

Il relatore del parere sulla macroregione era Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, che è stato tra i primi promotori dell'iniziativa e che oggi è molto fiducioso sul prosieguo dell'iniziativa: «L'elaborazione della strategia operativa porterà al lancio formale della Macroregione Adriatico Ionica e all'avvio della fase operativa di identificazione dei progetti e dei canali di finanziamento nel bilancio europeo 2014-20. La Commissione, nel corso del 2013, svilupperà insieme alle Regioni il Piano d'Azione che sarà approvato per la Macroregione Adriatico Ionica nel 2014, a metà strada, tra la Presidenza Greca e quella Italiana. Dal Consiglio è giunto oggi il riconoscimento autorevole del valore delle iniziative messe in campo dalla Regione Marche, insieme al Comitato delle Regioni e al Governo nazionale, per la realizzazione di questa strategia macroregionale. E' una scelta che esprime la fiducia dell'Europa nel nostro progetto e la volontà di investire su un nuovo strumento capace di promuovere pace, sicurezza, sviluppo e cooperazione nel quadrante europeo Sud-Est».

Bresso e Spacca si  sono impegnati a seguire con la massima attenzione i prossimi passaggi del percorso istituzionale avviato oggi «Anche grazie alla costituzione del gruppo interregionale Adriatico-Ionico del Comitato delle Regioni che potrà supportare la Commissione Europea nell'elaborazione del Piano d'Azione».

Torna all'archivio