[10/01/2013] News toscana

ĞLa partita dell'ambiente non si gioca solo sul piano economicoğ

Roberto Bernabò ha invitato i candidati a parlare un po' più di Toscana, così da capire i contenuti degli impegni ed anche le differenze. Marco Filippeschi dal canto suo ha fatto altrettanto, in riferimento soprattutto alle riforme istituzionali fondamentali per garantire un governo della cosa pubblica, specialmente in riferimento alle città.

E' innegabile che le politiche ambientali in Toscana (e nel resto del Paese) costituiscano sotto questo profilo un nodo cruciale che impegnerà seriamente anche il nuovo governo e il nuovo Parlamento, che su questo fronte troveranno nella calza molto carbone. Un'eredità insomma che peggiore non potrebbe essere, sebbene finora questo non sembri emergere da un dibattito prevalentemente incentrato su altro. E anche le famose agende, di cui tanto si parla, al riguardo riservano più omissioni e silenzi che rassicuranti impegni a partire da quella di Monti. Quelle di chi ha governato per anni sono note per i loro  risultati rovinosi.

L'ambiente, proprio a partire dalla Toscana, può e deve aiutarci infatti a capire anche le implicazioni europee di una sfida che non si gioca certo solo sul fronte dello spread.

E da questo punto di vista è bene dire subito - stando anche a quanto finora si è potuto leggere o ascoltare in TV- che ricordare e ribadire come la green economy sia un passaggio importante e ineludibile non basta. E non basta per una ragione semplicissima, e cioè che la partita ambiente non si gioca solo sul piano economico, che pure è ovviamente decisivo.

Il dissesto idrogeologico come la tutela del paesaggio, della natura o del territorio agricolo ‘sottratto' alle attività agricole che anche in Toscana presenta cifre impressionanti, richiedono ormai anche nella nostra regione  oltre che sul piano nazionale una svolta che ancora non si intravede. Anche questo è un tunnel  da cui bisogna uscire facendo leva anche su tutte quelle forze e voci oggi impegnate a sostegno dei beni comuni. 

Il FAI ha promosso online delle primarie a sostegno di 10 punti ‘ambientali'. Dal canto loro gran parte delle associazioni ambientaliste sono mobilitate per contestare e contrastare il recente provvedimento del Senato e passato alla Camera che fa carne di porco dei parchi e delle aree protette stravolgendo la legge quadro sui parchi, sfrattando - a proposito di riforme e di federalismo-  regioni e enti locali dalla gestione delle aree protette marine mentre si stanno facendo trivellazioni un po' ovunque tra bidoni al veleno. Non sono certo queste le riforme istituzionali che giustamente Filippeschi rivendica e di cui abbiamo bisogno, anche in Toscana, dove la gestione del paesaggio come dei parchi e delle aree protette non sembra - istituzionalmente parlando - appassionare più di tanto, come dimostrano i troppi rinvii normativi ed anche i pasticci.

Parliamone dunque, ma senza fare i finti tonti.

*Gruppo San Rossore

Torna all'archivio