[07/01/2013] News toscana

Nuovo direttore del Parco di San Rossore, quale profilo? La posizione degli Ecodem toscani

Rinnovamento, competenza e conoscenza: sono queste le caratteristiche che secondo gli Ecologisti democratici toscani dovrebbero guidare alla scelta del futuro nuovo direttore dell'Ente Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

«Lo diciamo nel pieno rispetto dei ruoli che assegnano al presidente la nomina di questa importante figura tecnica - ha precisato Pino Di Vita, neo presidente degli Ecodem toscani, associazione nazionale  che raccoglie e promuove le istanze ambientali e di green economy all'interno del Partito democratico-Una decisione che crediamo sapientemente da condividere con la comunità del Parco e lo stesso consiglio direttivo. Organi che rappresentano il tramite fondamentale tra le amministrazioni elettive, le associazioni, l'università, la ricerca e i territori e le loro comunità».

Il profilo del nuovo direttore per gli Ecodem toscani dovrebbe essere caratterizzato da competenze in materia di conoscenza e gestione di aree protette e conservazione della natura. «E aggiungiamo anche di valorizzazione delle risorse naturali ed economia verde-ha continuato Di Vita- Crediamo infatti che questa importante area protetta, straordinario bene comune, accanto ed assieme alle politiche di tutela, conservazione e pianificazione, possa fare decisamente i conti con un interessante potenziale di economia e turismo verde. Con possibili e maggiori ricadute anche occupazionali. Temi purtroppo sino ad oggi non concretamente e sistematicamente studiati ed affrontati. Al di là delle enunciazioni».

Del resto lo stretto legame tra parchi e green economy sono gli stessi numeri ricordati dagli Ecodem ad evidenziarlo. Dai parchi nazionali arriva il 3,2% della ricchezza prodotta nell'intero Paese (è l'unico settore "economico" in crescita assieme all'export), una ricchezza alla quale contribuisce in modo rilevante l'agricoltura e il turismo e che si riflette anche sul benessere delle comunità locali, delle famiglie e della relativa occupazione. Sono infatti circa 83 mila i lavoratori occupati nell'indotto economico generato dai parchi (4 mila diretti, 12 mila nell'indotto dei servizi, 4 mila nella ricerca e nei servizi in 500 progetti di studi e ricerche, 63 mila nell'indotto del turismo, dell'agricoltura, dell'artigianato e del commercio) e ben 35 milioni i visitatori annui dell'intero sistema delle aree protette.

«Anche per queste ragioni, secondo noi -  hanno concluso tutti i membri dell'esecutivo degli Ecodem Toscana- servirebbe un profilo di direttore da non confondere con la sola idoneità e competenza politico-amministrativa».

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