[03/01/2013] News

Poco verde e green economy nelle liste del Pd?

Ambientalisti e societą civile a Bersani: «Confermare e allargare la rappresentanza ambientalista»

Un gruppo di personalità della società civile che operano in settori diversi ha inviato in una lettera al segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, per chiedergli di «Consolidare in Parlamento la presenza ambientalista uscente e allargarla».

Il messaggio a Bersani, che ha sempre detto di voler aprire le liste all'associazionismo, è stato  firmato di presidenti di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, dell'Arci Paolo Beni, di Federparchi Giampiero Sammuri, dell'Aiab Alessandro Triantafylliti, dell'Ispra Bernardo De Bernardinis e di Arcicaccia Osvaldo Veneziano, con loro rappresentanti dei consumatori come il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso, il presidente del Movimento difesa dei cittadini Antonio Longo. Hanno aderito l'ex ministro dell'ambiente e presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile Edo Ronchi, il presidente del Consiglio nazionale degli architetti e paesaggisti  Leopoldo Freyrie e il giornalista Giovanni Valentini.

Una lettera "pesata", scritta a più mani per manifestare, dopo le "parlamentarie" del Pd, «La preoccupazione sulla possibile esclusione dalle candidature dei parlamentari ambientalisti uscenti, in particolare di Roberto Della Seta, Francesco Ferrante ed Ermete Realacci», che invece, secondo i firmatari, «Hanno svolto un lavoro serio ed utile impegnandosi per una politica a sostegno dell'economia verde e dell'ambiente».
La lettera a Bersani sottolinea «La difficile situazione che il prossimo Parlamento dovrà affrontare con il perdurare di una crisi finanziaria-economica che si intreccia con quella climatica e sociale e alla quale si aggiungono i diffusi fenomeni di illegalità» e in particolare «Il grande ruolo che in Italia sta assumendo la green economy, una chiave straordinaria per rilanciare il Paese e per uscire dalla crisi».

Secondo ambientalisti ed esponenti della società civile, «La crescita impetuosa ed entusiasmante della green economy, come hanno testimoniato i recenti stati generali tenuti a Rimini, trova una straordinaria occasione di sviluppo proprio nel tessuto imprenditoriale del nostro Paese, da sempre attento a coniugare innovazione tecnologica e attenzione per l'ambiente, per i diritti dei lavoratori, per il contesto territoriale e sociale. Ma per diffondere l'economia verde servono persone che sappiano cogliere le sfide che ci attendono creando occasioni del rilancio. Per questo ci sembra difficile che il prossimo Parlamento possa fare a meno del contributo di figure come Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Ermete Realacci, che con coerenza e competenza in questi anni hanno operato per limitare i danni prima, per sostenere il nuovo sviluppo poi».

Senza voler entrare nella questione posta dalla lettera, anche noi di greenreport.it ed i nostri lettori in questi anni, dalle nostre pagine, abbiamo potuto toccare con mano la mole di attività parlamentare e la competenza di Della Seta, Ferrante e Realacci in difesa dell'ambiente e per la green economy.

I firmatari ritengono che «Sia particolarmente utile per il centro sinistra non solo consolidare ma rilanciare l'esperienza fatta in questa legislatura, nella prospettiva dello sviluppo di un'economia low carbon e di un paese socialmente e territorialmente più equilibrato e sicuro, rinforzando la presenza ambientalista in Parlamento».

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