[21/12/2012] News

Emissione di inquinanti gassosi e particolato prodotti da motori: Ue adegua direttiva a progresso tecnico

Risalgono al 1991 le disposizioni europee relative al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri sui provvedimenti da adottare contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori a combustione interna, destinati all'installazione su macchine mobili non stradali. Adesso vengono modificate dall'Ue per adeguarle al progresso tecnico.  E' stata pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di oggi la relativa direttiva (2012/46/UE).

Nel corso degli anni la direttiva del 1996 ha subito dei cambiamenti in forza di altre disposizioni che ne hanno introdotto per esempio nuovi metodi di prova per alcuni veicoli oppure metodi di controllo degli NO x necessari al corretto funzionamento dei complessi sistemi di post-trattamento capaci di soddisfare i nuovi limiti di emissione per i motori.

Con l'introduzione di motori comandati elettronicamente adesso viene adeguata la procedura di prova affinché le prove dei motori rispecchino più fedelmente condizioni d'uso reali e al fine di impedire l'elusione di prescrizioni sulle emissioni (cycle beating). Nel corso dell'omologazione, è necessario che la conformità sia dimostrata nell'ambito di condizioni di funzionamento del motore scelte in base alla norma ISO 8178. Così come è necessario fissare le condizioni di funzionamento del motore alle quali si effettuano le prove e modificare i metodi di calcolo per determinate emissioni specifiche in modo da allinearle a quelle richieste per i veicoli pesanti (euro VI) e alle disposizioni dei principali partner commerciali dell'Ue.

La direttiva 97/68/CE stabilisce che il fabbricante indichi le emissioni del motore a seconda di una serie di condizioni ambientali controllate, come altitudine, pressione o temperatura. Per rispecchiare meglio l'uso reale dei motori, vengono estesi i criteri di temperatura/pressione e di altitudine allineando rigorosamente le disposizioni ai requisiti dei motori euro VI destinati ai veicoli pesanti.

La nuova direttiva, inoltre, riesamina i requisiti di durabilità affinché la riduzione delle emissioni risulti effettiva a motore in funzione.  E aggiorna ai testi attualmente in vigore le omologazioni.

La registrazione delle emissioni di anidride carbonica (CO2 ) fornisce ulteriori indicazioni sulle prestazioni del motore. Registrare le emissioni di CO2 nei cicli di prova del motore fa parte delle disposizioni del regolamento (CE) n. 595/2009 per i veicoli pesanti (euro VI e 40CFR Greenhouse Gas Emissions Standards - Norme sulle emissioni di gas a effetto serra - emanate dalla Environmental Protection Agency, EPA - Agenzia per la protezione dell'ambiente). Per questo la nuova direttiva introduce tali disposizioni.

Inoltre la direttiva 97/68/CE non contiene disposizioni specifiche per le emissioni del basamento, che sono emissioni secondarie del motore. Per evitare problemi d'interpretazione, nel giudicare se la prova delle emissioni è stata superata o no, viene chiarito il modo in cui si tiene conto delle emissioni del basamento.

Alla luce di tutto ciò la nuova direttiva aggiorna l'elenco dei documenti informativi per tener conto del progresso tecnico e dei mutamenti intervenuti. I nuovi documenti consentiranno una registrazione completa.

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