[20/12/2012] News

Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei pesticidi: le 7 azioni prioritarie per le associazioni

Oggi, al convegno "Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei pesticidi", un ampio schieramento di associazioni ha individuato  7 azioni prioritarie da proporre per il Piano d'azione nazionale (Pan) per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, in occasione della consultazione pubblica, approvata dai ministeri dell'ambiente, delle politiche agricole e della salute che si concluderà il 31 dicembre.

Aiab, Associazione per l'agricoltura biodinamica, Fai, Firab Federbio, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mdc, Pro Natura, Siep, Slow Food, Tci, Unaapi, UpBio e Wwf, vogliono «Accendere i riflettori sull'intero percorso di recepimento della Direttiva Ue sull'Uso sostenibile dei pesticidi, come è previsto dalla consultazione, richiamando principi e obiettivi generali di interesse per l'intera collettività. Nell'utilizzo dei prodotti fitosanitari in agricoltura ci sono, infatti, misure e percorsi che dovrebbero essere adottati per coniugare la tutela della qualità agroambientale, la sicurezza alimentare, la salute dei consumatori e degli operatori agricoli in un quadro di compatibilità ambientale con l'impiego di prodotti chimici di sintesi».

Il presidente di Aiab, Alessandro Triantafyllidis, ha evidenziato che «Il PAN è una partita importante che non deve andare persa con una battaglia di retroguardia, l'agricoltura biologica negli anni ha dimostrato infatti che si fa agricoltura buona e di qualità senza uso di pesticidi di sintesi». 

Per Luca Colombo,  segretario generale Firab, «La consultazione sul Pan rischia di avere carattere minimalistico: la questione pesticidi richiama il modello di sviluppo che intendiamo adottare in relazione al sistema agroalimentare e questo dovrà quindi essere il ragionamento da perseguire con la prossima programmazione agricola che coinciderà anche con la nuova legislatura». 

Il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ha ricordato che «La bozza di piano è uno strumento importante la cui applicazione comporterà dei cambiamenti fondamentali per l'agricoltura italiana. Con l'obiettivo di coniugare la qualità agroalimentare e la sicurezza della salute dell'uomo e dell'ambiente, il piano deve saper individuare degli obiettivi concreti e misurabili nel medio e lungo periodo sulla riduzione del rischio e volgere, in primis, maggiore attenzione alla contaminazione ambientale legata all'impiego delle sostanze chimiche».

Per questo le 16 associazioni propongono di introdurre 7  punti focali nella bozza del Piano d'azione nazionale:


Le finalità del Pan: Il Pandeve individuare azioni concrete e misurabili, definendo obiettivi quantitativi di riduzione dell'impiego di pesticidi. Tali obiettivi devono essere semplici, accompagnati da indicatori efficaci e facilmente monitorabili, semplicemente comunicabili agli operatori e ai cittadini, come tra l'altro previsto dagli art. 7 e 10 della Direttiva Ue.

Il ruolo dell'agricoltura biologica. La bozza di Pan deve prevedere un rafforzato esplicito riferimento all'agricoltura biologica come strumento di difesa e prevedere apposita azione di assistenza tecnica. Il metodo biologico dovrà, quindi, essere favorito attraverso strumenti e iniziative specifiche volte a rafforzare il comparto e valorizzare le produzioni agricole biologiche sia in termini di politiche di sostegno e di azioni previste dal Piano che di formazione degli addetti.

Definire il processo. La versione definitiva del documento dovrebbe inoltre definire una road map che permetta l'applicazione progressiva di misure di incentivazione e di specifiche politiche di supporto volte a indicare il raddoppio della Sau (superficie agricola utilizzata, ndr)  nazionale condotta con il metodo biologico entro il 2020. Inoltre, a tutela del patrimonio di biodiversità disponibile, dell'integrità delle risorse naturali e della qualificazione paesaggistica, l'adozione di tale metodo di coltivazione va promossa sull'intera superficie delle aree Natura 2000 entro 5 anni dall'entrata in vigore del Pan, accompagnando le aziende ivi presenti nel processo di conversione al biologico.

Ridurre tutti i rischi. Nel caso di irrorazione aerea vanno affrontate le preoccupazione di deriva dei prodotti anche su produzioni biologiche, oltre che su bacini e popolazione, rendendo opportuno un profondo ripensamento volto a una esclusione dei trattamenti aerei dal novero di possibilità. Il Pan deve inoltre prevedere un obbligo di notifica pubblica dei produttori convenzionali su epoca e tipologia dei trattamenti per gestire possibili fenomeni deriva. La bozza di Pan va inoltre integrata riconoscendo la pericolosità del multi residuo e prevedendo specifiche azioni di monitoraggio e prevenzione, formazione e informazione anche attraverso il necessario coinvolgimento nell'azione divulgatrice delle associazioni ambientaliste e dell'agricoltura biologica oltre che del Ministero della Salute e dell'Ambiente, che vanno peraltro investiti di ruoli più significativi sia nella gestione che comunicazione del rischio. A fini di salute pubblica, particolare attenzione va inoltre posta sul tema della tossicità cronica dei pesticidi che la bozza di Pan tratta in misura vaga e senza individuare chiari elementi di prevenzione e precauzione, sia in termini di applicazione di singoli composti che di loro miscele o di sequenze tra loro.

Pesticidi e Ogm. Il Pan non affronta in alcun modo la questione Ogm che comporta altrove nel mondo abuso di trattamenti erbicidi nelle colture tolleranti erbicidi e pressione selettiva generata dalle colture resistenti a insetti.

Il ruolo di ricerca e formazione. In tema di ricerca il Pan deve dare espressa indicazione di rafforzamento dei percorsi e della capacità di innovazione a vantaggio di sistemi colturali resilienti ed emancipati dalla chimica che devono godere di investimenti specifici in termini di ricerca.

La terminologia. L'appropriato, de jure e de facto, termine "pesticidi" viene sistematicamente ignorato per ricorrere alla più neutra e inoffensiva espressione "prodotti fitosanitari".

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