[12/12/2012] News

La Corea del nord lancia un missile in orbita. Preoccupazione in tutto il mondo

La Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc) oggi ha sorpreso tutti riuscendo a mettere in orbita quel missile con un satellite a bordo il cui lancio era stato rinviato a fine mese per presunti problemi tecnici. La Kcna, l'agenzia ufficiale del regime nazional-stalinista nordcoreano, ha annunciato che «La seconda versione del satellite Kwangmyongsong-3 è stata lanciata mercoledì mattina da un missile vettore Unha-3 dal Centro spaziale di Sohae nella contea di Cholsan, nella provincia di Pyongan-Pukto, ed è entrato in orbita come previsto».

I nordcoreani avrebbero lanciato il missile alle 9:49 locali e  l'agenzia Yonhap scrive che il ministro della Difesa sudcoreano, Kim Sung-hwan, ha confermato che il primo stadio del missile nordcoreano è caduto nel Mar Giallo a 200 km a largo di Byeonsan-bando, nella provincia di Jeolla, nel nord della Corea del sud, mentre il secondo stadio del missile è caduto in mare a 250-300 km dalla  Penisola Coreana.

In un primo momento Tokyo aveva annunciato che il terzo stadio - e forse il missile ed il satellite - dopo aver sorvolato le isole Sakishima, nella prefettura di Okinawa, alle 10:01 locali, avrebbero potuto essere precipitati in mare a 300 km al largo delle Filippine intorno alle 10:05. Le Forze di autodifesa del Giappone dicono di non aver lanciato intercettori per abbattere il missile nordcoreano. Il governo di Tokyo ha poi confermato che nessun rottame è caduto sul territorio giapponese, ma già alle 10:50 ora locale aveva convocato il Consiglio di sicurezza del Giappone per discutere della questione nordcoreana.

Quel che sembrava l'ennesimo fallimento nordcoreano è stato però stato autorevolmente smentito dal North American Aerospace Defense Command Usa, che ha messo fine ad ogni congettura confermando la messa in orbita del satellite nordcoreano.

Il lancio potrebbe avere un duplice obiettivo: celebrativo della "potenza" tecnologico-militare nordcoreana e di avvertimento ai Paesi vicini. Infatti, è avvenuto a pochi giorni del primo anniversario della morte dell'ex leader supremo ella Rpdc, Kim Jong Il, avvenuta il 17 dicembre 2011, e a ridosso di elezioni cruciali in Corea del sud e in Giappone.

L'agenzia ufficiale cinese Xinhua, che non nasconde la preoccupazione di Pechino, spiega: «Questo lancio avviene nel momento in cui le autorità sudcoreane hanno indicato che la Rpdc sembrava aver smontato il missile di tre stadi nell'apparente tentativo di regolare i problemi tecnici che Pyongyang ha citato quando ha prolungato la finestra di lancio di una settimana, fino al 29 dicembre».

Il lancio è il secondo del genere che la Corea del nord ha effettuato nel 2012 (il quinto dal  1998) e, a quanto dice la dittatura di Pyongyang, sembra aver coronato gli sforzi della Rpdc di lanciare un missile a lunga gittata, cosa che preoccupa molto gli Usa, la Corea del sud e il Giappone, che sono convinti che si tratti in realtà di un test per missili balistici.

In un comunicato ufficiale Kim Sung-hwan ha dichiarato che «Il lancio viola la risoluzione dell'Onu che vieta alla Rpdc di condurre ulteriori  test nucleari e missilistici», aggiungendo che Pyongyang dovrà affrontare «Un isolamento internazionale approfondito». La Corea del nord risponde che il lancio del satellite ha esclusivamente fini pacifici e che rispetta tutte le norme internazionali.

Ma è  preoccupata anche la Russia, che confina con la Rpdc. Una fonte del ministro degli Esteri di Mosca ha detto che «In virtù delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu, la Corea del nord non ha il diritto di realizzare lanci di missili balistici. Anche se si trattasse di un lancio di satellite a fini civili, sarebbe molto difficile nella situazione presente distinguere tra le tecnologie civili e quelle militari. Non è da escludere che questo lancio provochi una reazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu».

Subito dopo il lancio, il presidente sudcoreano, Lee Myung-bak, ha convocato una riunione urgente del suo consiglio di sicurezza ed i servizi segreti della Corea del sud si starebbero consultando con i loro omologhi statunitensi per capire come il regime nordcoreano sia nuovamente riuscito a prendere in giro tutti e perché il lancio sia stato anticipato.

Catherine Ashton, alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha detto: «Il lancio di oggi nella Rpdc è un altro passo nel lungo percorso per tentare, da parte della Rpdc di acquisire la tecnologia dei missili balistici ed è quindi una chiara violazione degli obblighi internazionali, in particolare nel quadro delle risoluzioni del 1718 e 1874 del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Esorto la Corea del Nord a rispettare, senza indugio, pienamente e incondizionatamente gli obblighi pertinenti alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, Onu, il Comprehensive safeguards agreement con l'International atomic energy agency all'interno del Trattato di non proliferazione nucleare ed i suoi impegni nei confronti della denuclearizzazione nel quadro del Joint Statement of the Six Party Talks la dichiarazione comune del 2005. L'Ue prenderà in considerazione una risposta adeguata, in stretta consultazione con i suoi principali partner, e in linea con le deliberazioni del Consiglio di sicurezza Onu, comprese eventuali ulteriori misure restrittive».    

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