[10/12/2012] News

7° programma d'azione Ue per l'ambiente: nuova piattaforma per sostenere gli enti locali

Mercedes Bresso: «Struttura di governance multilivello»

La prima vicepresidente del Comitato delle regioni (Cdr), Mercedes Bresso, e il commissario europeo all'ambiente Janez Potočnik hanno recentemente lanciato la "Technical Platform for Cooperation on the Environment", una piattaforma per  coinvolgere gli enti locali e regionali europei nell'attuazione della normativa Ue in materia ambientale. L'avvio della piattaforma coincide con la pubblicazione delle proposte della Commissione europea per il 7° programma d'azione per l'ambiente (Paa), che dà importanza prioritaria all'attuazione della normativa ambientale nell'ambito della sua strategia complessiva.

Il Cdr è l'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'Ue ed i suoi 344 membri puntano a coinvolgere nel processo decisionale le comunità che rappresentano. Commissione, Consiglio e Parlamento europeo devono consultare il Cdr sulle politiche europee che possono avere un'incidenza sulle regioni e le città. In una nota il Cdr spiega che «La "piattaforma tecnica per la cooperazione ambientale" punta a migliorare lo scambio di informazioni, incoraggiare il dialogo interistituzionale e coinvolgere gli enti locali e regionali per una migliore attuazione della normativa ambientale dell'Ue sul terreno». La piattaforma tecnica si terrà due volte all'anno e sarà co-organizzata dalla commissione Ambiente, cambiamenti climatici ed energia del Comitato delle regioni e dalla direzione generale Ambiente della Commissione insieme ai pertinenti partner ad hoc provenienti dalle associazioni degli enti locali e regionali. La prima riunione è prevista nel quadro della Settimana verde europea nel giugno 2013 e sarà incentrata sull'attuazione della legislazione Ue sulla qualità dell'aria da parte degli enti locali e regionali. L'idea ha preso corpo con il parere del Cdr della Paula Baker, una liberaldemocratica britannica, che è stata ripresa dalla Commissione Ue nel 2012 e sottolinea «La necessità di coinvolgere in maniera adeguata gli enti locali e regionali nella definizione della politica ambientale dell'Ue».

La Bresso, ex presidente del Piemonte, ha detto di essere  favorevole al 7° Paa ed ha fatto notare che «Gli enti locali e regionali vanno coinvolti nelle decisioni più importanti sulla definizione della normativa ambientale dell'Ue». Poi ha esortato «Il Parlamento europeo e il Consiglio, affinché nel loro processo decisionale sul programma nei prossimi mesi venga approfondito il concetto di "struttura di governance multilivello", comprendente le reti dei diversi attori coinvolti nell'attuazione dell'acquis ambientale, con un ruolo chiave per gli enti locali e regionali».

La Bresso ha poi affrontato il problema delle modalità per migliorare l'attuazione e,  riferendosi al parere del Cdr presentato dal laburista britannico Nilgun Canver adottato il 30 novembre, ha detto: «Se da un lato concordo sulla necessità di realizzare dei sistemi, come i quadri strutturati per l'attuazione e l'informazione,a sostegno della condivisione di informazioni a livello locale, dall'altro occorre però garantire la disponibilità di fondi europei adeguati. Inoltre, il Cdr potrebbe appoggiare lo sviluppo di un nuovo strumento consistente in "accordi di partenariato in materia di attuazione", a condizione però che esso preveda la partecipazione degli enti locali e regionali interessati». Per questo ha proposto «Di istituire piuttosto degli "accordi di attuazione tripartiti"». L'ex presidente Pd del Piemonte ha detto di vedere con favore  «L'intenzione della Commissione di iscrivere le "città sostenibili" tra gli obiettivi prioritari del 7° Paa; ciò rispecchia le proposte avanzate dal Cdr nei suoi pareri e anche quanto ho potuto constatare a Rio+20, che ha individuato nella realizzazione di "città sostenibili" una delle grandi sfide future. Dobbiamo garantire che nel quadro di questo nuovo obiettivo prioritario siano messi a punto strumenti che consentano di potenziare ulteriormente il ruolo delle città. A questo proposito, ci limiteremo a ribadire la proposta da noi già avanzata di considerare l'ipotesi di ampliare il Patto dei sindaci ad ambiti chiave per l'uso efficiente delle risorse e di rafforzare il premio Capitale verde europea. Siamo pronti a dare il nostro contributo a queste iniziative».

Anche secondo Potočnik «Quella delle città sostenibili rappresenta una grande sfida, di cui dobbiamo tuttavia dimostrarci all'altezza, dato che 7 europei su 10 vivono in ambienti urbani. Ce la possiamo fare, seguendo l'esempio di molte città europee che hanno posto la sostenibilità ambientale al centro delle loro strategie di sviluppo urbano e che ci mostrano come una forte tutela ambientale non rappresenti un ostacolo, bensì un motore di prosperità e di crescita, a tutto vantaggio anche della salute dei cittadini». 

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