[06/12/2012] News toscana

Parco della Piana e valore dell'agricoltura. Marson: «In Italia prodotto cibo per 3,5 persone su 5»

Il Parco agricolo della Piana è al centro di una due giorni di confronto organizzata, al Polo scientifico di Sesto, dal Garante regionale della comunicazione nel governo del territorio. Agricoltura di qualità, qualità ambientale, valorizzazione culturale e paesaggistica sono i principali "ingredienti" che caratterizzano il parco in un'ottica dinamica volta non solo a bloccare l'ulteriore consumo di suolo. Questa è la visione del parco  agricolo della piana, dell'assessore regionale al governo del territorio, Anna Marson (nella foto).

«E' un appuntamento importante - sottolinea l'assessore -  sia per fare il punto sul percorso sin qui compiuto verso il parco agricolo della Piana, sia per individuare i miglioramenti possibili all'atto di integrazione al Pit "parco agricolo della piana e qualificazione dell'aeroporto di Firenze" che a breve sarà riportato in giunta». L'assessore ha poi ribadito che le due questioni devono stare insieme perché  «costringano positivamente a garantire la presa in considerazione esplicita delle interferenze aeroporto-parco e a ricercare le migliori integrazioni possibili», ma sappiamo che su questo punto non ci sono opinioni convergenti in Regione, a partire da quella del presidente Rossi.

Marson si è poi soffermata sul progetto del parco (oltre 7.000 ettari di aree distribuite tra otto comuni): «Parco agricolo non significa che sarà tutto agricolo, ma che le aree agricole verranno mantenute e gestite in modo innovativo. Le ricerche evidenziano in Italia una costante e netta perdita di suoli che garantiscono cibo. In Italia attualmente si produce cibo per 3,5 persone su 5. Il cibo sarà uno dei grandi problemi del futuro, e rispetto a ciò ritengo sia importante muoversi in una logica di almeno parziale autosufficienza. Se a ciò si aggiunge come i dati sull'occupazione in agricoltura siano gli unici a evidenziare qualche trend positivo si comprende anche il valore in termini economici oltreché pianificatori di questa scelta in un'area in cui insiste una forte concentrazione urbana, quindi un bacino notevole di potenziali destinatari dell'offerta agricola».

Tra gli altri obiettivi del progetto evidenziati, il ruolo del parco come "elemento ordinatore" del territorio della Piana, capace di rafforzare il sistema delle prestazioni ambientali, delle connessioni fra percorsi pedo-ciclabili e trasporti collettivi e, ancora, la sua possibilità di valorizzare la fitta rete di beni culturali e archeologici che vi insistono. Il parco nel suo insieme non è stato ancora realizzato ma sono già stati avviati molti progetti che lo andranno a connotare. Tra questi l'accordo tra Regione e comune di Campi Bisenzio per consentire la riqualificazione della Rocca Strozzi e la realizzazione del centro visite dell'oasi di Focognano, l'intesa con il comune di Sesto Fiorentino che sta permettendo la realizzazione della pista ciclabile che collega il polo scientifico di Sesto con Villa Montalvo a Campi Bisenzio.

A questi progetti se ne aggiungono altri 11 ammessi a un cofinanziamento regionale da 6 milioni di euro: sono progetti che riguardano la realizzazione di nuove piste ciclabili come il restauro di immobili storici, la creazione di parchi fluviali come lo sviluppo di aziende agricole innovative. «Tutto ciò dimostra quanto il progetto del Parco agricolo della Piana sia in grado di attivare una dimensione comune finalizzata a migliorare l'attrattività dell'intero territorio periurbano, diventando un'occasione importante per migliorare la qualità della vita», ha concluso  Marson.

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