[06/12/2012] News

Rifiuti ospedalieri a rischio infettivo: prescrizioni di gara e caratteristiche degli imballaggi

La scelta da parte dell'amministrazione delle specifiche tecniche nel bando di gara per il servizio di raccolta, trasporto, smaltimento e/o recupero dei rifiuti pericolosi e non pericolosi deve avvenire nel rispetto dei principi di proporzionalità, ragionevolezza, non discriminazione e deve essere pertinente alle finalità perseguite con il contratto.

Lo afferma il Tribunale amministrativo della Lombardia (Tar) - sentenza 20 novembre 2012, n. 2809 - in riferimento al bando di gara dell'appalto indetto dall'Azienda Ospedaliera di Legnano. Un bando contenente il divieto di utilizzare, per la gestione dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo, contenitori monouso di cartone in quanto materiale rigido, ma non resistente al taglio dell'oggetto prestazionale.

La stazione appaltante ha motivato la restrizione nel senso che l'esclusione della tipologia cartone, oltre ad assicurare la concorrenza in merito ai contenitori mono e pluriuso, sarebbe conforme alle specifiche esigenze sanitarie che richiedono la garanzia di assicurare la massima tutela per i lavoratori. Il che imporrebbe di optare per una scelta di materiale rigido.

Ma, secondo il Tar è fondato il motivo che denuncia l'illegittimità del divieto di usare contenitori monouso in cartone e la conseguente necessità di usare contenitori in plastica.

La disciplina della gestione dei rifiuti sanitari è prevista dal regolamento del 2003 (Dpr 15 luglio 2003 numero 254) Il regolamento ha lo scopo di garantire elevati livelli di tutela dell'ambiente, della salute pubblica e di controlli efficaci.

Dunque, per garantire la tutela della salute e dell'ambiente, il deposito temporaneo, la movimentazione interna alla struttura sanitaria, il deposito preliminare, la raccolta e il trasporto dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo - secondo il regolamento - devono essere effettuati utilizzando apposito imballaggio a perdere, anche flessibile, recante la scritta "Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo" e il simbolo del rischio biologico. Se si tratta di rifiuti taglienti o pungenti, deve essere utilizzato apposito imballaggio rigido a perdere, resistente alla puntura, recante la scritta "Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti", contenuti entrambi nel secondo imballaggio rigido esterno, eventualmente riutilizzabile previa idonea disinfezione ad ogni ciclo d'uso, recante la scritta "Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo".

Quindi, se i rifiuti taglienti e pungenti devono comunque essere inseriti all'interno di un contenitore rigido di plastica - così che nessuna maggiore cautela per la salute dei lavoratori che gestiscono rifiuti ospedalieri impone, o rende anche soltanto preferibile l'uso di contenitori esterni di plastica - l'esclusione della tipologia "cartone", in quanto materiale rigido ma non resistente al taglio, concreta un irragionevole e non proporzionato restringimento del mercato.

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