[04/12/2012] News

Ripristino della continuitą ecologica: l'Unione europea finanzia un intervento sul Po

Parte un progetto cofinanziato dall'Unione europea nell'ambito del Programma Life Natura per ripristinare la continuità ecologica tra diversi ecosistemi acquatici contigui: il corridoio ecologico da ricostituire interessa i grandi laghi subalpini, il Po e il mare (Mediterraneo- Oceano atlantico) per il passaggio e la riproduzione della fauna ittica. La specie 'target' è lo storione cobice, che necessita di una connessione tra i grandi laghi subalpini, i fiumi e l'Adriatico per potersi riprodurre e quindi non estinguersi, ma anche molti altri pesci beneficeranno dell'apertura di questo corridoio fluviale che parte dal lago di Lugano e arriva all'Oceano atlantico.

Verranno inoltre connesse in questo modo 33 aree riconosciute come Siti di importanza comunitaria (Sic) nella "Rete Natura 2000". «Il progetto attuale - ha dichiarato il presidente della provincia di Piacenza, Massimo Trespidi - con l'impegnativo ed ambizioso obiettivo di eliminare una barriera invalicabile al ciclo riproduttivo degli storioni, come degli altri abitanti del Po, rappresenta un punto di svolta fondamentale e un'imperdibile opportunità di rilancio della nostra cultura, del nostro ambiente e del nostro sistema territoriale». Garantire gli scambi di materia ed energia in modo aperto così che si possono integrare le interconnessioni tra le componenti biotiche ed abiotiche in una sorta di successione di ecosistemi, è uno dei concetti fondamentali dell'ecologia fluviale. Per questo è necessario eliminare gli sbarramenti che impediscono questi processi.

A tal fine, il cuore dell'intervento sul Po è stato  la costruzione di due scale di risalita ittica e l'eliminazione dello sbarramento della centrale, tra le sponde piacentine e lodigiane del Po.  Sono coinvolte nel progetto che ha un budget totale 7 milioni di euro (cofinanziamento Ue di 3,4 mln, durata dei lavori cinque anni),  le quattro regioni del Po (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto), l'Autorità di bacino del Po, L'agenzia interregionale per il Po (Aipo), il ministero dell'Ambiente, le Province di Piacenza e Rovigo, il Parco regionale Valle del Ticino, Graia srl e la Federazione nazionale pesca sportiva (Fipsas).

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