[04/12/2012] News toscana

Prevenire i rischi di alluvioni ed esondazioni: installati radar all'Elba e nel porto di Livorno

Una grande "vedetta tecnologica" con l'occhio rivolto ad occidente, per intercettare le perturbazioni, ed un'altra per rendere più sicure le operazioni di carico e scarico nel porto di Livorno. Si tratta di due radar presentati a Livorno nel corso di un seminario organizzato dal Consorzio Lamma.

«Questi due radar di ultimissima generazione, in fase di avanzato collaudo, potranno aiutarci a tenere sotto controllo i fenomeni atmosferici ed affrontare meglio i rischi collegati ad alluvioni ed esondazioni provocate da precipitazioni intense e localizzate, oltre a rendere più sicure la navigazione, il trasporto o le operazioni di carico e scarico senza correre rischi inutili» ha sottolineato l'assessore all'ambiente, Anna Rita Bramerini (nella foto). Il primo radar è stato installato dal Lamma, a luglio, all'Isola d'Elba. Sorge a Cima Del Monte, nel comune di Rio nell'Elba, ha uno "sguardo" lungo cento chilometri, capace di tenere sott'occhio dall'Elba le perturbazioni in arrivo da ovest e localizzare con precisione le precipitazioni in atto, registrando anche la più piccola evoluzione, con una stima della pioggia in arrivo nelle ore successive.

Il sistema è stato finanziato grazie al progetto transfrontaliero ResMar, parte del programma operativo Italia-Francia "Marittimo". Il secondo radar è stato invece appena messo in funzione all'interno dell'area portuale di Livorno, voluto e pagato dall'Autorità portuale. I dati dei due radar saranno elaborati ed integrati dal Consorzio Lamma in un mosaico in grado di coprire l'intero arcipelago, dando un contributo importante al miglioramento delle previsioni a brevissimo termine, quelle nelle tre e sei ore successive. Le mappe saranno consultabili da tutti dal sito Lamma.

«I fenomeni atmosferici non conoscono confine. E ogni strumento tecnologico in più che ci possa ad aiutare a ridurne l'imprevedibilità va utilizzato - ha aggiunto Bramerini - E' quello che faranno i due nuovi radar, assieme alle rete delle stazioni a terra e ai satelliti. Una rete destinata ulteriormente a crescere garantendo il monitoraggio di un'ampia area del Tirreno tra Toscana, Sardegna, Corsica e Liguria».

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