[30/11/2012] News

Il "carbonate-looping" riduce di oltre il 90% le emissioni di CO2 di una centrale elettrica?

Dalla Germania arriva notizia di un metodo innovativo per ridurre le emissioni

Mentre a Doha è in pieno svolgimento la Cop18 Unfccc, dalla Germania arriva la notizia di un metodo innovativo per ridurre quelle emissioni sulle quali i delegati dei Paesi ricchi e poveri si stanno scontrando nella capitale del Qatar. La Technische Universität Darmstadt ha annunciato di aver sviluppato il metodo "carbonate-looping" di cattura della CO2 che «Potrebbe ridurre le emissioni di CO2 delle centrali elettriche di oltre il 90%», utilizzando anche meno energia e spendendo meno rispetto ai precedenti approcci. Negli ultimi 4 anni, l'Institut für Energiesysteme und Energietechnik della TU Darmstadt, che gestisce uno dei più grandi impianti pilota del mondo di cattura di CO2, ha  studiato  con successo il "carbonate-looping" e spiega che «Un altro grande vantaggio di questo metodo è che può essere adattato alle centrali elettriche esistenti».

I ricercatori tedeschi ricordano che «Grandi quantità del gas serra CO2 vengono prodotte durante la combustione di combustibili fossili come il carbone e il gas naturale. Una tecnologia chiave per arrivare ad un più basso livello di emissioni in centrali elettriche più rispettose dell'ambiente e quindi la carbon capture and utilization (Ccu) applicata agli impianti a combustibili fossili. La Ccu potrebbe consentire la riduzione al minimo delle emissioni di CO2 derivanti dall'impiego di combustibili fossili per la produzione di energia elettrica e per altri  scopi da parte dell'industria ed in tal modo contribuire in modo significativo a ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, i precedenti approcci precedenti di cattura di CO2 richiedevano input energetici e costi operativi alti, che hanno ridotto la loro efficienza ed ostacolato la loro accettazione».

L''Istituto per i sistemi energetici e la tecnologia della TU Darmstadt  ha condotto ricerche pilota di vari metodi innovativi per la cattura di CO2 e assicura che sta sviluppando metodi «Per evitare quasi totalmente le emissioni di CO2, mantenendo gli input energetici ed i costi di esercizio estremamente bassi», circa il 50% in meno dei metodi precedenti.

Questo lavoro ha fatto emergere il  metodo "carbonate-loop" come un approccio particolarmente promettente. I ricercatori della Darmstadt lo hanno studiato per più di 1.000 ore di funzionamento e spiegano che utilizza il calcare naturale per legare la CO2 contenuto nei gas delle canne fumarie delle centrali elettriche in un reattore di prima fase. La CO2 pura viene quindi liberata in un reattore di seconda fase e ulteriormente trattata o stoccata. Il sistema di ricerca pilota della TU Darmstadt si è rivelato in grado di catturare oltre il 90% della CO2 emessa.  Un altro vantaggio del "carbonate-looping" è che può essere adattato alle centrali elettriche esistenti. 

Il direttore dell' Institut für Energiesysteme und Energietechnik, Bernd Epple, che ha guidato uno staff dii  oltre 30 collaboratori che hanno testato il "carbonate-looping"  è convcinto che «Questo metodo rappresenta una pietra miliare nel percorso verso centrali elettriche senza CO2 e permetterà agli impianti elettrici a carbone, a gas naturale, a combustibile derivato dai rifiuti e a biomassa di produrre elettricità e calore in modo affidabile ed efficiente in termini di costi senza pesare sull'ambiente». 

Dato che varie ricerche e simulazioni condotte in parallelo hanno indicato che questo metodo sarebbe adatto all'uso su sistemi su vasta scala, l'esperienza acquisita dal gruppo della TU Darmstadt è attualmente applicata a un sistema che è stato ingrandito per un fattore 20. L'obiettivo di questo progetto, che è sostenuto con 5 milioni di euro dal ministero federale tedesco dell'economia e da diverse industrie è quello progettare un sistema ampliato da istallare su una centrale elettrica esistente in Germania. Tuttavia non è ancora stato deciso quale centrale sarà coinvolta. L'Unione europea ha stanziato 1,5 milioni di euro per un altro progetto che punta a migliorare ulteriormente l'efficienza energetica del metodo.

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