[28/11/2012] News toscana

L'alluvione infinita della Maremma fragile

Legambiente al lavoro nelle zone colpite

Stiamo continuando ad intervenire per l'alluvione che ha colpito la Maremma, dalle frazioni ed i centri abitati come Albinia, ci stiamo spostando nelle campagne dove ancora c'è molto fango e la situazione è molto difficile e ci vorrà molto tempo per tornare alla... normalità.

Siamo in stretto contatto con la protezione civile e le istituzioni ed oltre ad un intervento concreto con i secchi le pale le pompe per tirare via l'acqua, stiamo vicini alla popolazione e segnaliamo guasti ed emergenze a chi di dovere per facilitare la risoluzione delle  tante, troppe necessità che si accavallano in queste ore , stiamo facendo una ricognizione attenta nelle aree travolte dall'acqua, parlando con le persone e cercando di dare una mano concreta. Per molti alluvionati  che si sono aggrappati a noi in queste ore, siamo un punto di riferimento fisso e costante, un ponte con le istituzioni che in questi momenti drammatici vedono sempre più lontane.

Eppure, tantissimo ad oggi è stato fatto per liberare le strade dal fango, portare via tonnellate e tonnellate di rifiuti, svuotare case magazzini poderi da mobili fradici e affetti personali resi monocolori dal  fango, ripristinare energia elettrica ed acqua potabile ,dare un ricovero provvisorio alle famiglie senza tetto, rifornire di generi di prima necessità ,vestiti ,legna carburante migliaia di persone  ed ora la situazione è migliorata molto rispetto ai primi giorni

Abbiamo sentito tantissime storie in questi giorni ,belle storie fatte di complicità ,solidarietà, umanità vera: giovani e anziani insieme che si sono impegnati fino allo stremo delle forze, vicini di casa che hanno formato piccole comunità e reti di aiuto reciproco senza nessun confine legato all'individualità ed alle proprietà, uniti di fronte ad un evento più grande di loro. Abbiamo anche capito in modo molto evidentissimo  che potevano esserci molte più vittime, che tante persone sono salve per miracolo... in molte zone si è passati da 20, 30 centimetri di acqua a un metro e mezzo, due metri, nel giro di poche decine di minuti .Moltissime persone si sono salvate infatti grazie alle imbarcazioni di fortuna, i canotti, le pile di tavoli e sedie messe una sull'altra per non farsi travolgere dall'acqua, gli elicotteri della protezione civile.

Oggi comunque, anche se è stato fatto molto ed Albinia, il centro abitato più colpito  è in una situazione decente, molto rimane da fare prima di uscire dall'emergenza. Chiudere le falle aperte degli argini rotti dei fiumi, pulire i canali, sistemare la rete fognaria, rifare la rete di fossi e scoline dei campi che garantiscono il deflusso delle acque ,dare una mano concreta al di là dalle parole alle imprese e  attività commerciali ed artigiane, aziende agricole, agriturismi di eccellenza, distrutti fisicamente ed economicamente da un fiume d'acqua: 415 millimetri  in 36 ore su una media annuale di 8009 che ha fatto ritornare la  maremma a prima della bonifica , con  immagini legate ad una grandissima laguna a perdita d'occhio

Purtroppo piove ancora! E' in corso  una nuova perturbazione in queste ore, stiamo entrando in una nuova emergenza e non ci resta che sperare che non piova molto, perché è ovvio che con i campi saturi, i fossi pieni di detriti e gli argini ancora non riparati dall'ultima bomba d'acqua del 12 novembre il territorio è molto, troppo vulnerabile. Mentre scrivo stanno passando con gli altoparlanti nelle zone alluvionate dicendo di stare ai piani alti, mettersi in sicurezza, evitare di uscire  e tenersi pronti ad una nuova emergenza nelle prossime ore e non ci resta che incrociare le dita! 

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