[27/11/2012] News

Bonifica ex distributore via Michelangelo a Grosseto

In relazione a quanto riportato nell'articolo apparso su La Nazione di Grosseto di sabato 24 novembre 2012, in particolare le affermazioni secondo le quali il cantiere in bonifica dell'ex p.v. TotalERG di viale Michelangelo sarebbe stato chiuso "con l'assenza e l'indifferenza di ARPAT", si rendono necessarie smentite e precisazioni su quello che è l'effettivo ruolo dell'Agenzia, evidentemente non ben conosciuto a fronte delle critiche che ci sono state addebitate.

L'attuale progetto di bonifica del sito, autorizzato dal Comune di Grosseto nel luglio 2010, ha visto attivare gli impianti di cantiere nel novembre 2010. Da quel momento ARPAT è sempre stata presente alle varie campagne di monitoraggio delle acque sotterranee, condotte dal soggetto obbligato alla bonifica (circa 40 punti di controllo fra piezometri e pozzi posti anche in proprietà private, da ripetere con periodicità rispettivamente bimestrale e quadrimestrale).

ARPAT, proprio per la consapevolezza che il procedimento in questione è particolare - sia per l'elevato livello di attenzione presso l'opinione pubblica, sia per la grande conflittualità che caratterizza i rapporti fra il soggetto obbligato ed alcuni fra i residenti della zona - ha sempre garantito, sebbene non obbligata, la propria presenza nelle 13 campagne di monitoraggio che si sono succedute dal novembre 2010 ad oggi, con oltre 180 prelievi di acque sotterranee campionate ed analizzate presso i propri laboratori al fine di verificare i risultati ottenuti dal soggetto obbligato.

Contrariamente a quanto riportato nell'articolo apparso sull'edizione del 24 novembre, il personale di ARPAT era presente presso il sito in bonifica anche in occasione del monitoraggio effettuato il 22 e il 23 novembre, procedendo al prelievo di n. 38 campioni di acque sotterranee, mentre non è stato possibile il campionamento di altri n. 5 pozzi privati, causa l'assenza dei proprietari.

Per quanto riguarda la chiusura degli impianti, riportata nell'articolo di sabato scorso, si deve far presente che, nei procedimenti di bonifica, ARPAT svolge il ruolo di organo tecnico che opera a supporto delle Amministrazioni Competenti (Comune e Provincia per quanto ad esse rispettivamente affidato dalla legge), e non ha poteri di tipo autorizzativo. L'Agenzia pertanto non può assumere alcuna decisione in merito alla chiusura del cantiere, su cui dovranno esprimersi gli Enti competenti alla luce delle verifiche del raggiungimento degli obiettivi di bonifica previsti nel progetto approvato. In tal senso è necessario attendere i risultati dei campionamenti eseguiti nei giorni scorsi e lo svolgimento di quanto altro previsto nel progetto approvato dal Comune di Grosseto per quanto riguarda la qualità dei suoli. 

Fra l'altro, si fa notare che le attività nel cantiere non si sono concluse venerdì scorso, con il monitoraggio della acque sotterranee a due anni dall'avvio degli impianti, ma, secondo quanto comunicato dalla Società che cura le attività per conto del soggetto obbligato, proseguiranno in questi giorni con il posizionamento dei campionatori per il monitoraggio della qualità dell'aria all'interno della proprietà Tarsi. 

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