[19/11/2012] News

Due terzi delle specie che vivono negli oceani ancora sconosciute alla scienza

Presentato Worms, l’inventario più completo della vita marina

Negli ultimi 10 anni sono state identificate molte più specie marine che nei 60 anni precedenti, ma ben due terzi delle specie vegetali e animali che vivono negli oceani del nostro pianeta potrebbero essere ancora sconosciute alla scienza.  A rivelarlo è lo studio "The Magnitude of Global Marine Species Diversity" pubblicato su Curent Byology nel quale un team di 270 esperti provenienti da 146 istituzioni scientifiche di 32 Paesi ha presentato l'inventario più completo della vita marina, al quale è stato dato il nome di World register of marine species (Worms), un database online open-access, ed ha detto che probabilmente nei mari e negli oceani della terra vivono tra le 700.000  ed oltre il milione specie, delle quali fino ad ora ne sono state identificate solo 226.000, mentre altre 65.000  sono in attesa di essere classificate nelle collezioni scientifiche, altre specie sono ancora da sottoporre a campionamento.

Secondo lo studio «La maggior parte delle specie sconosciute sono composte da crostacei, molluschi, vermi e spugne» e aggiunge: «Attualmente, tra un terzo e i due terzi delle specie marine possono essere non descritte e le stime precedenti che ci sia ben più di un milione di specie marine appaiono altamente improbabili. Più altre specie che mai vengono descritte ogni anno da un numero crescente di autori. Se la tendenza attuale continua, la maggior parte delle specie verrà scoperta in questo secolo». Secondo i ricercatori «I risultati forniscono un punto di riferimento per la salvaguardia delle specie e per stimare di tassi di estinzione»

Uno degli autori dello studio, Ward Appeltans, un biologo della Commissione oceanografica internazionale dell'Unesco, ha spiegato che «Per la prima volta, siamo in grado di fornire una panoramica molto dettagliata della ricchezza delle specie, divise fra tutti i gruppi marini. E' lo stato dell'arte di quello che sappiamo, o forse di quel che on sappiamo, della vita nell'oceano» .

Il Worms è stato completato al 95% ed è continuamente aggiornato con nuove specie che  vengono scoperte. Mark Costello, dell'Università di Auckland, sottolinea che «Realizzarlo non è stato così semplice come potrebbe sembrare, perché non c'era alcun modo formale per la registrazione delle specie. Un problema particolare è quello della presenza di descrizioni e nomi molteplici per le stesse di specie, i cosiddetti "sinonimi". Ad esempio, ogni balena o delfino ha in media 14 nomi scientifici diversi».

Questi "doppioni" scoperti attraverso un attento esame dei documenti e dei campioni, farebbero uscire dalla lista circa 40.000 "specie", perdite che probabilmente saranno più che rimpiazzate dalle analisi del Dna che stanno rivelando la presenza di decine di migliaia di altre specie "criptiche".

Appeltans evidenzia che «Mentre meno specie vivono nel mare che sulla terra, la vita marina rappresenta linee evolutive molto più antiche che sono fondamentali per la nostra comprensione della vita sulla Terra e, in un certo senso, Worms è solo l'inizio. Questa banca dati fornisce un esempio di come altri biologi potrebbe analogamente collaborare per produrre collettivamente un inventario di tutta la vita sulla Terra».

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