[16/11/2012] News

In Grecia, consumando di meno e pensando di più. La storia di Déspina

Visitando la Grecia una cosa che colpisce è come la classe media, specialmente nelle due grandi città del paese, Atene e Salonicco, abbia dovuto cambiare il suo stile di vita a causa della crisi.

Déspina abita a Kypséli, un quartiere di Atene non lontano dal centro. Si è sviluppato come quartiere abitato da impiegati e piccoli commercianti, che negli ultimi anni è andato degradandosi. Le sue strade sono strette, non certo pulite, invase da macchine mal parcheggiate e così fittamente disposte che spesso per un pedone è difficile trovare un varco per attraversare la strada. Palazzi costruiti recentemente si alternano a costruzioni degli anni '60. All'epoca, quando Atene iniziava il suo sviluppo frenetico, erano costruzioni ambite; oggi sono abitate solo da anziani pensionati e da immigrati.

Déspina sta in un palazzo moderno, è una donna colta, gentile da trent'anni insegna inglese al Tefaa, la facoltà universitaria di educazione fisica. Ha vissuto in Inghilterra per parecchi anni: il suo inglese è più che perfetto e inoltre per passione, come i tanti greci che amano le lingue, ha imparato il turco e ha tradotto in greco alcuni romanzi di un amico conosciuto a Izmir, la Smirne dei greci.

La crisi l'ha messa in ginocchio. Il suo stipendio è stato ridotto del 40%, la sua tredicesima e la sua quattordicesima sono state soppresse, e andrà in pensione a 67 anni con un assegno più scarno dei poco più dei mille euro che riceve adesso per il suo lavoro. Mille euro sono pochi, ma comunque molti rispetto al salario base che è stato abbassato per legge a 22 euro al giorno.

Déspina ha imparato a non lamentarsi di questa situazione. E' solidale e comprende chi scende in piazza a protestare, ma è del parere che sia necessario fare qualcosa di più utile e immediato. Nel quartiere, spontaneamente, è nata una rete di solidarietà sociale. Ognuno dà quel che può dare, e riceve sempre qualcosa in cambio.

Di questa nuova rete Déspina è una maglia. Dà lezioni d'inglese ai figli del signor Níkos, il proprietario del psilikatzídiko, un negozietto che è all'angolo della strada e dove si può trovare di tutto. Lo fa in cambio delle sigarette: come tutti i greci è disposta a rinunciare a tutto meno che al tabacco. I suoi rapporti con i vicini di casa sono cambiati, e sembra di essere tornati a tanti anni fa quando le porte del condominio erano aperte e si andava a vedere la televisione in casa dei fortunati che la possedevano.

Ogni mese, nello scantinato a pian terreno dove di solito si tengono le riunioni di condominio, tutti si ritrovano e ognuno porta qualcosa che non gli è utile e cerca di scambiarla con qualche oggetto di un vicino di casa. Certo, non è che stiamo tornado ad un'economia di baratto, ma la gente dà più importanza alle cose, consuma meno e pensa di più.

Due volte la settimana Déspina va anche al "Ritrovo della Solidarietà". Insegna al doposcuola per figli dei disoccupati e contribuisce a raccogliere cibo, vestiti e fondi per chi è rimasto senza lavoro e rischia di rimanere per strada perché non è in più grado di pagarsi l'affitto. Lo fa molto volentieri e vorrebbe andarci di più ma proprio non può, e di questo si sente in colpa. In fondo si sente una "privilegiata"...

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