[15/11/2012] News

Costruire in modo sostenibile: legno e laterizio i materiali migliori secondo i costruttori

Gli operatori delle costruzioni hanno decretato la loro "sentenza":  legno e laterizio sono le soluzioni costruttive più sostenibili. È quanto emerge dal primo Rapporto Made expo sulla conoscenza e la consapevolezza degli operatori dell'edilizia "Costruire sostenibile è possibile, ma...", realizzato in collaborazione con Edilportale e Agorà.

Il Rapporto si basa sull'analisi di oltre 9.000 questionari raccolti nel corso del 2011 e del 2012, durante le due edizioni del tour "Edifici a energia quasi zero" (Eeqz). Quanto emerge dall'indagine evidenzia che se il legno, soprattutto negli ultimi anni, viene considerato per tutta una serie di prestazioni la soluzione più sostenibile, il laterizio sembrerebbe mediamente essere più efficace a garantire i migliori risultati in termini di isolamento. A determinare questo risultato sono soprattutto le categorie delle imprese e degli studenti. Viceversa se si considerano soltanto i progettisti è il legno ad affermarsi non soltanto come la soluzione più indicata, ma anche quella mediamente più efficace.  Le soluzioni strutturali in legno vengono considerate le più adatte ad ottenere i migliori risultati sul piano dell'efficienza energetica nella maggior parte delle regioni ma con punteggi spesso molto prossimi a quelli registrati dal laterizio. È il caso della Toscana, cosi come delle regioni maggiori come il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l'Emilia Romagna.

Per quanto riguarda il raggiungimento dell'Eeqz oltre il 55% dei rispondenti indica nei nuovi materiali il fattore più efficace a consentire il raggiungimento di sempre migliori risultati in termini di efficienza energetica. Rispetto al totale delle domande i nuovi materiali rappresentano oltre un quarto (25,5%) del totale. Al secondo posto troviamo la casa passiva, che viene indicata dal 44,2% del totale dei partecipanti all'indagine e che corrisponde a un 20,3% del totale delle risposte acquisite. La percentuale dei rispondenti che indica gli impianti come elemento "strategico" oscilla tra il 36,6% (raffreddamento) e il 40,5% (riscaldamento), rappresentando rispetto al totale delle domande rispettivamente il 15% e il 18,6%. Poco più di un quarto dei rispondenti segnala il cappotto isolante. Ancora limitato risulta l'orientamento a considerare la domotica un fattore di particolare rilevanza nel raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico: il 6,7% delle risposte per un 14,5% di segnalazioni.

Per quanto riguarda la casa passiva la percentuale più elevata di risposte si riscontra in Abruzzo con oltre il 25% (il dato si lega alla maggiore attenzione per i temi della sostenibilità, per soluzioni provenienti dal Nord Europa e in legno, sviluppatisi dopo il terremoto del 2009). Percentuali elevate anche in Friuli (23%) e, sopra il 22%, in Piemonte, Lombardia e Puglia. L'incidenza più bassa si ritrova in Sardegna e Sicilia, dove si resta al di sotto del 15%. Questo risultato conferma un'attenzione crescente al "costruire sostenibile" soprattutto nelle regioni del Nord ovest e in Friuli, dove il ricorso a tecniche costruttive ispirate alla "passiv haus" tedesca è in forte crescita. Si tratta ovviamente di indicazioni fornite in un questionario ed il margine con il realizzato è ancora elevato e determinato non tanto dalla sensibilità ambientale dei singoli ma da altri fattori, come la disponibilità economica. Comunque, almeno le nuove costruzioni dovranno rispondere a requisiti di efficienza dettati dalle normative europee e quindi la formazione/informazione degli operatori del settore è opportuno che venga testata. 

 

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