[15/11/2012] News

Carburante a base di alghe in vendita nella Bay Area in California

In California la Propel Fuels ha cominciato a vendere una miscela di biocarburante a base di alghe e gasolio, si tratta di un progetto pilota per il Biodiesel B20 disponibile alla pompa in 4 distributori della Bay Area che si trovano a  Berkeley, Oakland, Redwood City, San Jose.

Il biodiesel B20 contiene il 20% di carburante prodotto con le alghe coltivate dalla  Solazyme a South San Francisco. Il carburante viene ottenuto  attraverso un processo di fermentazione in recipienti di acciaio inox nell'impianto della Solazyme di Peoria, in Illinois, combinando lo zucchero ad un organismo sul quale la società mantiene il segreto. Il prodotto ottenuto viene trasformato in diversi tipi di combustibile, inclusi jet e marine-grade fuels, in un impianto di biodiesel in California. Secondo la Solazyme, la nuova miscela di carburante emette il 30% in meno di particolato ed il 20% in meno di  monossido di carbonio, cioè il 10% in meno sia degli altri carburanti fossili che biodiesel. 

Finora, il B20 viene venduto alla pompa per i veicoli diesel a 4,25 dollari a gallone, che è il prezzo medio attuale del gasolio in California. La Propel Fuels, spera di vendere presto il biodiesel B20 nelle centinaia d distributori che gestisce in California. Matt Horton, amministratore delegato della  Propel, mente faceva il primo pieno di alghe nella stazione Valero, sulla Whipple Avenue a Redwood City,  ha detto al San Francisco Chronicle: «Oggi, in questa stazione, stiamo mettendo un picchetto nel terreno. Speriamo di costruire centinaia di stazioni di questo tipo in California. Attualmente ci sono più di un milione di californiani che guidano veicoli preparati per il carburante alternativo, ma non c'è abbastanza carburante pulito, e la linea di rifornimento è praticamente inesistente».

Gli automobilisti californiani della Bay Area sono quindi i primi cittadini privati del mondo a riempire i serbatoi delle loro auto con carburante prodotto dalle alghe ed utilizzano un prodotto coltivato negli Usa che potrebbe rivoluzionare l'industria dei carburanti. Un vero e proprio incubo per le Big Oil.

Il biodiesel B20 era già stato testato da strutture militari e industriali. Il programma pilota ai distributori andrà avanti per un mese, poi la Propel Fuels deciderà se continuarlo a vendere. Bob Ames, vicepresidente e responsabile combustibili e commercializzazione della Solazyme, è ottimista: «Stiamo parlando di combustibili che vengono offerti a prezzi diesel standard». Ames spiega al San Francisco Chronicle che la Solazyme «Ha testato molti ceppi di alghe nel corso degli anni per determinare quella che si potrebbe riprodurre rapidamente e ripetutamente. Si tratta di un esempio di come utilizzare alcuni dei più piccoli microrganismi del mondo per risolvere alcuni dei più grandi problemi del mondo».

Il nuovo carburante rispetta il "low-carbon fuel standard" della California che obbliga i produttori di carburante a ridurre del 10% le emissioni di gas serra dei loro prodotti entro il 2020.  Il California air resources board ha approvato a gennaio norme rigorose per tagliate a metà, entro il 2025, le attuali emissioni dei veicoli, questo significa che l'industria automobilistica dovrà ridurre le emissioni di due terzi ed iniziare a produrre auto che non vanno a benzina. La California vuole promuovere una graduale innovazione nella produzione di batterie, celle a combustibile a idrogeno e tecnologia ibrida plug-in e diminuire così la dipendenza dal petrolio dello Stato più ricco degli Usa. L'amministrazione statale californiana si è data l'obiettivo di avere, entro il 2050, almeno l'80% del suo parco macchine  che utilizzi tecnologie funzionanti con combustibili puliti.

I nuovi biocarburanti a basse emissioni di CO2 potrebbero essere parte della soluzione. Anche le compagnie petrolifere stanno facendo buon viso a cattivo gioco, sperimentando miscele di biocarburanti, compreso  l'etanolo cellulosico prodotto con erba, residui agricoli o piante legnose, «Ma ci sono seri dubbi sul fatto che l'offerta in grado di soddisfare la domanda - scrive il San Francisco Chronicle - Come stanno le cose, gli automobilisti utilizzano principalmente gasolio perché questo è quello che è disponibile».

Qualcosa però sta cambiando: La californiana/Brasiliana Amyris e la multinazionale francese Total alla fine del 2011 hanno costituito una joint venture per immettere diesel rinnovabile sul mercato globale. La Propel sta cercando di fornire le infrastrutture per questa rivoluzione dei carburanti in California: ha una rete di 29 stazioni di servizio, di cui 7 nella Bay Area, dove  offre diversi tipi di biodiesel.

Secondo Horton, «La maggior parte dei veicoli diesel potrebbe funzionare al 100% con il carburante di alghe, ma facendolo questo si tradurrebbe in un aumento dei costi per il consumatore. Inoltre, molte case automobilistiche si oppongono a che venga permesso un mix superiore al 20%. L'obiettivo è quello di aumentare la miscela con il tempo, mentre aumentano rifornimento e domanda. E' davvero una questione di accesso e stiamo lavorando per rimediare. Nessuno di questi combustibili è la pallottola d'argento che risolverà il problema di farci il nostro petrolio. Stiamo andando verso una varietà di combustibili. Il nostro compito è quello di stimolare la conoscenza. Quando i consumatori sapranno che è sono disponibili, che sono ad un prezzo giusto e riducono le emissioni di carbonio, li useranno».

Torna all'archivio