[08/11/2012] News

Revet presenta la carbon footprint di processo relativa al riciclo del “plasmix”

Rimini, 8 novembre 2012. Nel corso di Ecomondo, la fiera del recupero di materia e di energia in corso di svolgimento a Rimini, è stata presentata anche la carbon foot print di processo, che Revet aveva commissionato alla società E-cube di Pisa, per comparare i due percorsi industriali a cui può andare incontro la plastica mista (plasmix) proveniente dalle raccolte differenziate: il recupero di energia e il recupero di materia da riciclo meccanico, (come Revet ha cominciato a fare dal 2011, grazie a un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Toscana).

La Carbon footprint di processo (espressa in tCO2eq , tonnellate di CO2 equivalente) ha permesso di calcolare e mettere a confronto le emissioni di gas a effetto serra connesse al recupero di materia e al recupero di energia.

Il risultato è inequivocabile: considerando anche la fase di combustione le emissioni totali legate allo scenario "Preparazione al recupero energetico" (produzione di cdr, combustibile da rifiuti) sono pari a 37.358,8 tCO2e/anno (ovvero 2.400 kgCO2e per tonnellata di rifiuto trattato) Per quanto riguarda invece lo scenario di "Recupero di materia" (produzione di granulo e profilati), le emissioni totali sono pari a 4.585,6 tCO2e/anno (ovvero 290 kgCO2e per tonnellata di rifiuto trattato).

"Dunque nel contesto dato (regionale e nazionale) - spiega il presidente di Revet Valerio Caramassi - il riciclaggio delle plastiche eterogenee (al netto degli scarti di processo che è preferibile comunque recuperare energeticamente che non avviare a discarica), oltre ad essere il frutto di un'intensa e specifica ricerca cui hanno concorso, insieme a Revet, la Regione, Pontech e PontLab e che ne ha dimostrato la fattibilità, è preferibile al recupero energetico integrale dal punto di vista delle emissioni climateranti. Dal punto di vista economico, invece, il riciclo delle plastiche miste soffre di barriere burocratiche  e di incentivazioni improprie come quelle approvate ultimamente sull'incenerimento dei rifiuti tal quali. In questo contesto bisogna dare atto alla Toscana di essere l'unica Regione italiana ad aver aperto un bando, per il secondo anno consecutivo, che incentiva gli acquisti verdi da parte degli enti pubblici".

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