[06/11/2012] News

Pile esaurite? Quelle che in Italia gettiamo via alimenterebbero 300.000 abitazioni per un'ora

Utilizzare al meglio, fino al completo fine vita, tutti gli oggetti di uso quotidiano per poi avviarli, quando possibile, alla filiera del riciclo è un comportamento virtuoso che deve essere compiuto sempre. La crisi economica dovrebbe aver favorito questo tipo di "attenzione", ma una nuova ricerca condotta in diversi paesi Europei tra cui Germania, Italia e Polonia, da DuracellTM, in collaborazione con European recycling platform (Erp), fornisce un dato che pare smentire (almeno in un settore) questa considerazione.

Lo studio condotto su  quasi 12.000 pile di diverse tipologie, rivela che 1/3 di pile alcaline che viene gettato via dai consumatori contiene ancora al suo interno fino al 40% dell'energia disponibile, ovvero circa la stessa quantità di energia che è stata effettivamente utilizzata. Duracell con PowerCheck, ed Erp aiutano ora i consumatori a ri-valutare il modo per massimizzare l'energia delle pile, attingere a risorse inutilizzate e ridurre lo spreco dando alle pile una seconda vita.

«Duracell è impegnata nello sviluppo di una vasta gamma di soluzioni per far sì che i consumatori sfruttino questa energia  più a lungo, non solo con le pile, ma con una serie di dispositivi portabili e con capacità di ricarica in grado di soddisfare le diverse esigenze» ha dichiarato Daniela Cappello, Scientific Communications P&G. Dall'azienda spiegano che quando i dispositivi di uso quotidiano smettono di funzionare, diamo per scontato che anche le pile al loro interno siano esaurite. Invece alcuni dispositivi ad alto consumo, come ad esempio le fotocamere digitale, possono smettere di funzionare anche quando la pila ha ancora disponibile al suo interno più del 60% della sua energia, che può essere sufficiente per far funzionare un altro apparecchio che ha un tasso di assorbimento energetico minore (un telecomando, una sveglia o un giocattolo per bambini).

Secondo la ricerca condotta da Erp, in Italia si gettano via oltre 200.000.000  pile all'anno. Purtroppo, solo una pila su quattro che viene  gettata è intercettata dal ciclo del recycling. L'energia residua nel totale delle pile intercettate equivale a 900.000 kWh. Il dato è stato calcolato considerando la capacità energetica media di ogni tipologia di pila e la tensione residua. Infine, il risultato è stato moltiplicato per il numero di pezzi di pile gettate e intercettate. La ricerca Erp mostra che in media le pile sono gettate via quando al loro interno è ancora disponibile il 41% della loro energia.

Per avere un'idea dell'energia buttata Erp illustra alcuni esempi: 900.000 kWh di energia corrispondono all'energia necessaria a 10.000 automobili di potenza media (88kWh/120CV) per stare in funzione per un'ora, oppure corrispondono alla quantità di energia necessaria per alimentare a pieno regime circa 300.000 abitazioni per un'ora.

«Gli esempi sopraindicati rappresentano la sintesi ultima del nostro studio. Da essi possono trarsi dei dati estremamente significativi e ci impongono una seria riflessione- ha dichiarato Riccardo Fratticcioli, di Erp Italia- Soprattutto alla luce dei costi dell'energia infatti, non possiamo esimerci dal sensibilizzare il più possibile i consumatori affinché gettino le proprie pile solo dopo averle completamente utilizzate». L'intesa tra Duracell ed Erp prevede che Duracell supporti Erp per lo sviluppo di un sistema di raccolta sostenibile e per incrementare la raccolta di pile esauste e che Erp supporti Duracell nella sua scommessa di aiutare i consumatori a massimizzare l'uso di energia delle loro pile.

Per essere sicuri di usare efficientemente l'energia delle pile, per valutare la quantità dello spreco e per imparare piccoli trucchi per riutilizzare l'energia delle pile ritenute esaurite, è possibile visitare il sito www.duracell.it

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