[29/10/2012] News

Consumo di suolo, trovato accordo tra ministero e regioni sul Ddl

Legambiente: «Un importante passo avanti anche se ci sono ancora margini di miglioramento»

Ci eravamo sbagliati ed eravamo stati troppo pessimisti: è stato trovato l'accordo tra Stato e Regioni che ha sbloccato il testo del disegno di legge contro il consumo di suolo. Un testo che secondo Legambiente, «alla prima lettura delle bozze circolate, appare molto modificato rispetto alla versione licenziata dal Consiglio dei Ministri il mese scorso».

Gli ambientalisti dicono che i miglioramenti sono molto positivi: «A partire dalla definizione di suolo, dichiarato bene comune e come tale tutelato nel suo stato di fatto». 

Sembra sia stato ascoltato l'appello di Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, che oggi diceva: «C'è il rischio che legittimi conflitti legati alle competenze di Stato e Regioni impediscano nei fatti l'approdo in Parlamento del disegno di legge contro il consumo di territorio presentato dal ministro Catania. Le obiezioni di merito fondate avanzate dalle Regioni o da persone autorevoli come il professor Settis possono e devono essere affrontate e risolte. Il ministro Catania può fin da subito cambiare il testo del Ddl, che può essere poi migliorato in Parlamento. Sarebbe però sbagliato non tentare di affrontare un tema molto sentito ed importante per il nostro Paese e per il suo futuro, anche economico. Questo  mentre il Pdl in Senato prova addirittura e riaprire i termini della sanatoria dell'ultimo condono edilizio. Un assurdo ammiccamento all'illegalità e alle ecomafie». 

Infatti, con l'accordo sarebbero anche stati risolti molti dei dubbi riguardanti la praticabilità e l'efficacia della proposta iniziale del Governo, ora, dopo l'approvazione attesa per domani in Conferenza Stato - Regioni, spetta al Parlamento predisporre un percorso preferenziale per l'approvazione della legge. Damiano Di Simine, responsabile suolo di Legambiente, spiega che «I tavoli tecnici della Conferenza Unificata tra Stato e Regioni hanno prodotto un testo sensibilmente migliorato, che ci permette di esprimere un primo giudizio molto positivo sul ddl, ci sono ancora margini di miglioramento, che non mancheremo di segnalare nel corso dell'istruttoria parlamentare».

Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale del Cigno Verde, è soddisfatto ma non nasconde una preoccupazione: «Ci auguriamo che la responsabilità finora dimostrata dagli esecutivi di Stato e Regioni non venga frustrata da ostacoli e lungaggini nell'iter parlamentare. L'approvazione della legge a tutela dei suoli introduce un fondamentale caposaldo giuridico in un ordinamento totalmente sguarnito di strumenti atti a prevenire le speculazioni edilizie sui suoli agricoli, si tratta di una profonda quanto irrinunciabile innovazione legislativa da cui trarranno grande vantaggio l'agricoltura, l'ambiente e l'assetto del territorio del nostro Paese»

 

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