[29/10/2012] News

Erasmus e il suo bilancio: tutto quello che c’è da sapere

A cura della Commissione europea

Il 23 ottobre la Commissione ha chiesto al Parlamento europeo e al Consiglio di ripianare con urgenza il deficit di 9 miliardi di euro del bilancio 2012 dell'Unione europea; senza questa iniezione di fondi, saranno a rischio vari dei suoi programmi di finanziamento, tra cui il programma di scambi universitari Erasmus. La proposta di bilancio rettificativo della Commissione mette in luce un deficit di 180 milioni di euro per il programma Apprendimento permanente (Lifelong learning), 90 milioni dei quali necessari per far fronte agli impegni nei confronti degli studenti Erasmus, e un deficit di 102 milioni di euro riguardante le borse "Marie Curie" per ricercatori.

Il programma Erasmus permette agli studenti universitari di trascorrere da 3 a 12 mesi in un altro Paese europeo per compiervi un periodo di studi o un tirocinio presso un'impresa o un'organizzazione. Ogni studente iscritto in un istituto di istruzione superiore partecipante al programma di uno dei 33 paesi Erasmus (Stati membri dell'Ue, Croazia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia) può fruire di questa possibilità. Erasmus è uno dei programmi che fanno parte del programma d'azione dell'Ue nel campo dell'apprendimento permanente e rappresenta più del 40% del suo bilancio. Il programma di apprendimento permanente comprende anche il programma Leonardo da Vinci (istruzione e formazione professionali, almeno il 25% del bilancio), il programma Comenius (istruzione scolastica, almeno il 13% del bilancio) e il programma Grundtvig (istruzione per gli adulti, almeno il 4% del bilancio).

Qual è l'origine degli attuali problemi di finanziamento del programma Erasmus? Il bilancio generale 2012 dell'Ue proposto dalla Commissione ammontava a 132,7 miliardi di euro. L'importo del bilancio finale approvato dagli Stati membri e dal Parlamento europeo è stato però di 129,1 miliardi di euro. Il bilancio 2012 ha dovuto anche coprire un "buco" di circa 5 miliardi di euro, ereditato dal precedente bilancio, anch'esso sottofinanziato. La Commissione, il Consiglio e il Parlamento hanno convenuto di fare il punto dell'esecuzione del bilancio nel corso del 2012 per valutare la necessità di nuovi finanziamenti. Le tre istituzioni hanno mantenuto regolari contatti sulla questione dei tagli di bilancio, che interessano numerosi programmi, ma non hanno trovato un accordo. Il bilancio rettificativo proposto il 23 ottobre deve permettere di ripianare i deficit.

Erasmus rimarrà senza fondi prima della fine del 2012? No. La Commissione europea ha trasferito il 70% dei fondi Erasmus per l'anno accademico 2012-2013 alle agenzie nazionali dei paesi partecipanti, che distribuiscono il denaro alle università e agli studenti. Nel semestre in corso, ossia fino alla fine dell'anno, non dovrebbero esserci problemi per pagare le borse Erasmus agli studenti che si recano all'estero per un periodo di studio o di tirocinio.

Agli studenti che si sono recati all'estero tra gennaio e settembre 2012 sono state pagate le borse? Sì, se hanno completato lo scambio e hanno presentato alla loro università un rapporto sul periodo di studio o tirocinio trascorso all'estero. In questo caso, hanno ricevuto il 100% dell'importo della borsa. Queste sovvenzioni non sono interessate dagli attuali tagli, perché le agenzie nazionali, e di conseguenza le università e gli istituti di formazione professionale, hanno già ricevuto i fondi necessari per l'anno accademico 2011-2012.

Gli studenti Erasmus che si recano all'estero da ottobre 2012 a febbraio 2013 riceveranno una borsa di importo inferiore a quello previsto? Gli studenti che si recano all'estero nel primo semestre 2012-2013 non dovrebbero avere problemi. Se però il deficit del bilancio 2012 non sarà ripianato, per coprire il "buco" dovranno essere utilizzati fondi del bilancio 2013. Di fronte alla prospettiva del persistere dei tagli, è probabile che le università riducano il numero dei posti disponibili per il secondo semestre 2012-2013 o l'importo delle borse, nel qual caso gli studenti di condizione più modesta si troveranno nell'impossibilità di partecipare al programma. Se i finanziamenti saranno interamente messi a disposizione, la Commissione prevede che circa 270.000 studenti usufruiranno delle borse Erasmus nel 2012-2013.

A quanto ammontano i fondi finora versati dalla Commissione alle agenzie nazionali? Di quanto è il deficit? La Commissione ha già trasferito il 99% circa del bilancio 2012 per il programma Apprendimento permanente (Lifelong Learning), che comprende Erasmus, Leonardo da Vinci e Grundtvig. In totale, sono stati trasferiti 925 milioni di euro alle agenzie nazionali dei paesi partecipanti e all'agenzia esecutiva Istruzione, audiovisivi e cultura (Eacea), che gestisce una parte del programma Apprendimento permanente. Il 45% circa di questa somma è destinato alle borse Erasmus.

In conseguenza del deficit nel bilancio 2012, la Commissione non è stata in grado di rimborsare le domande di pagamento delle agenzie nazionali per borse del programma Apprendimento permanente per un importo totale di circa 160 milioni di euro. Le domande sono state presentate dalle seguenti agenzie nazionali: Austria (6,3 milioni), Belgio, Comunità francese (3 milioni), Belgio, Comunità fiamminga (4 milioni), Estonia (2,75 milioni), Germania (Leonardo e Grundtvig 14,5 milioni, Erasmus 11,3 milioni, Comenius 5,9 milioni), Irlanda (Erasmus 1,3 milioni, Leonardo, Comenius e Grundtvig 0,9 milioni), Italia (23,7 milioni), Lettonia (3,7 milioni), Lituania (4,3 milioni), Polonia (29,5 milioni), Regno Unito (Erasmus e Comenius 19,2 milioni), Repubblica ceca (7 milioni), Romania (12,9 milioni), Slovacchia (5 milioni), Slovenia (2,7 milioni).

La Commissione prevede di ricevere prima della fine dell'anno altre richieste di pagamento per un totale di circa 6 milioni di euro. Le richieste dovrebbero pervenire dalle agenzie nazionali di Belgio (Comunità di lingua tedesca), Bulgaria, Cipro, Danimarca, Francia, Grecia, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Ungheria. La Commissione non sarà in grado di far fronte a queste richieste, a meno che intervenga rapidamente un'iniezione di fondi nel bilancio Ue, o lo sarà solo nel 2013 quando saranno disponibili i fondi del nuovo bilancio. I Paesi non membri dell'Ue che partecipano al programma Erasmus e agli altri programmi finanziano essi stessi la loro partecipazione.

Che cosa fa la Commissione per risolvere il problema? I deficit riguardano pressoché tutte le voci del bilancio UE. La Commissione fa quel che può per gestire la situazione, tra l'altro proponendo lo storno dei fondi che non saranno utilizzati altrove. La cosiddetta "proposta di storno globale" presentata dalla Commissione è attualmente all'esame del Parlamento e del Consiglio. Quest'anno, tuttavia, per l'insieme dei settori potranno essere trasferiti in totale meno di 500 milioni di euro, cifra che non è sufficiente. Per questo motivo la Commissione ha chiesto all'autorità di bilancio (Parlamento europeo e Stati membri) di aumentare gli stanziamenti nel bilancio 2012.

Che cosa accadrà se gli Stati membri non colmeranno il deficit? L'attuazione del programma Apprendimento permanente sarà compromessa se gli Stati membri e il Parlamento europeo non accetteranno di iscrivere nel bilancio stanziamenti supplementari. I primi a subirne le conseguenze saranno i progetti di cooperazione che interessano le scuole, gli adulti e la formazione professionale, e non sarà possibile versare agli studenti Erasmus e ai tirocinanti Leonardo da Vinci borse dell'ammontare previsto. Se i finanziamenti continueranno a essere insufficienti, in alcuni casi potrebbero essere a rischio anche gli stipendi del personale delle agenzie nazionali. La situazione dovrebbe in un primo tempo migliorare nel 2013, quando saranno disponibili i fondi del nuovo bilancio annuo. La Commissione ha proposto di stanziare l'anno prossimo per il programma Apprendimento permanente 1,09 miliardi di euro, circa 490 milioni dei quali sarebbero destinati alle borse Erasmus per gli scambi di studenti e personale. Se però gli Stati membri non ripianeranno il deficit di almeno 180 milioni di euro, il bilancio 2013 sarà in parte utilizzato per coprire questo saldo negativo ed è probabile che già verso metà dell'anno i fondi saranno esauriti, e i problemi saranno poi anche più grossi.

Quale parte del bilancio dell'Ue è destinato al programma Apprendimento permanente? Il bilancio totale dell'UE per il periodo 2007-2013 è stato di 975 miliardi di euro a prezzi correnti. Al programma Apprendimento permanente sono stati destinati 7 miliardi, cioè lo 0,71%. L'attuale deficit per questo programma ammonta a circa 180 milioni. Il bilancio totale dell'UE proposto per il periodo 2014-2020, a prezzi correnti, è di 1.156 miliardi e per il futuro programma Erasmus la dotazione proposta è di 19 miliardi, l'1,64% del totale.

Quanto spende l'Unione europea per il programma Erasmus e come sono distribuiti i fondi? Per il periodo di programmazione in corso (2007-13) sono stati destinati al programma Erasmus 3,1 miliardi di euro. Per il 2012 lo stanziamento è di 480 milioni e la stima per il 2013 è di 490 milioni (si veda la tabella). Questa cifra corrisponde allo 0,35% circa del bilancio dell'UE. Durante l'anno accademico 2012-2013 il numero degli studenti che dal varo del programma, 25 anni fa, hanno usufruito delle borse Erasmus toccherà i 3 milioni.

L'UE eroga annualmente fondi alle agenzie nazionali dei 33 paesi partecipanti. Le agenzie nazionali sono responsabili dell'organizzazione degli inviti a presentare proposte e della firma degli accordi di sovvenzione con università, scuole e altre istituti di istruzione dei rispettivi paesi. Gli studenti presentano la domanda di una borsa Erasmus tramite un'università del loro paese, che provvede al pagamento.

La dotazione complessiva Erasmus per la mobilità degli studenti e del personale è suddivisa tra i diversi paesi sulla base dei seguenti criteri:

- Popolazione: numero di studenti, laureati e docenti dell'istruzione superiore (livelli 5 e 6 della classificazione internazionale tipo dell'istruzione, Isced). I dati sono forniti da Eurostat.

- Costo della vita e distanza tra le capitali: utilizzati come fattori correttivi applicati al fattore popolazione.

- Indicatore di performance passata: calcolato sulla base del numero di studenti e di personale che hanno trascorso un periodo all'estero in passato (secondo gli ultimi dati disponibili).

Quasi il 90% del bilancio di Erasmus è investito nella mobilità degli studenti e del personale. Erasmus finanzia anche progetti e reti di cooperazione, che rappresentano circa il 4% del bilancio, gestiti centralmente dall'agenzia esecutiva Istruzione, audiovisivi e cultura (Eacea) a Bruxelles. Il restante 6% copre i costi di esercizio delle agenzie (in media pari al 4,4%) e altre voci (studi, conferenze, cooperazione università-imprese, segretariato Bologna, lavori preparatori per il nuovo sistema di classificazione multidimensionale delle università).

In che modo è determinato l'importo mensile della borsa? Le borse Erasmus sono destinate a coprire una parte dei costi aggiuntivi del soggiorno all'estero e del viaggio. Gli studenti Erasmus non pagano tasse di iscrizione all'istituto che li ospita all'estero.

In ciascun paese le agenzie nazionali distribuiscono i fondi di cui dispongono agli istituti di istruzione superiore. Un'agenzia nazionale può decidere di assegnare borse di importo più elevato a un minor numero di studenti (come nel caso, ad esempio, della Bulgaria, di Cipro e della Turchia) o borse di importo minore a un maggior numero di studenti (come ad esempio in Francia e Italia), ma deve rispettare il massimale fissato dalla Commissione europea per ogni Paese di destinazione. L'agenzia nazionale assegna i fondi agli istituti sulla base di criteri quali gli importi richiesti o i risultati ottenuti in passato. L'istituto può poi stabilire l'importo mensile esatto della borsa concessa agli studenti (e l'importo settimanale o giornaliero versato al personale) entro i limiti fissati dall'agenzia nazionale, che variano da paese a Paese. L'importo mensile della borsa dipende dal Paese di destinazione e dal tipo di mobilità. Ad esempio, le borse per i tirocini sono in generale più elevate di quelle per i periodi di studio all'estero. Le agenzie nazionali possono concedere borse di importo più elevato a studenti in condizioni socio-economiche svantaggiate. Varie fonti nazionali, regionali e locali di cofinanziamento possono integrare le borse Erasmus dell'Unione europea.

Nel 2010-2011 l'importo medio mensile della borsa per la mobilità degli studenti era compreso tra i 133 euro per gli studenti spagnoli e i 653 euro per gli studenti di Cipro. La media per l'insieme dei paesi era di 250 euro.

Come si fa per chiedere una borsa Erasmus? Il programma Erasmus è aperto a tutti gli studenti di istituti di istruzione superiore in possesso di una carta universitaria Erasmus dei 33 paesi partecipanti (i 27 Stati membri dell'UE, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Turchia, Croazia e Svizzera). La maggior parte degli istituti di istruzione superiore europei - più di 4 000 - hanno sottoscritto la Carta universitaria Erasmus. Per candidarsi a una borsa Erasmus per un periodo di studio o un tirocinio bisogna anzitutto rivolgersi all'Ufficio per le relazioni internazionali dell'istituto d'origine e stipulare un contratto di studio o di apprendimento prima del periodo di mobilità. Il contratto, in cui è definito il programma che lo studente seguirà durante il suo periodo di studio o tirocinio, deve essere approvato e firmato dall'istituto di provenienza, dall'istituto o dalla società ospitante all'estero e dallo studente. Questo semplifica e garantisce il pieno riconoscimento accademico da parte dell'istituzione di origine del lavoro svolto in modo soddisfacente durante il periodo Erasmus.

Studi Erasmus: quanti intendono effettuare una parte dei loro studi all'estero devono essere iscritti almeno al secondo anno in un istituto d'istruzione superiore.

Stage Erasmus: gli studenti possono effettuare un tirocinio Erasmus fin dal primo anno di studi superiori.

I periodi all'estero, sia per gli studi che per i tirocini, possono durare da 3 a 12 mesi, o avere una durata complessiva di 24 mesi. La durata minima dei tirocini è di due mesi per gli studenti che seguono un ciclo breve di istruzione professionale superiore.

Erasmus per il personale: gli insegnanti devono presentare all'istituto o all'impresa di appartenenza un programma di insegnamento approvato dall'istituto ospitante. Anche il personale che desidera candidarsi a una borsa Erasmus di formazione deve fare approvare il programma di formazione dall'istituto di appartenenza e dall'istituto o dall'impresa ospitante.

I campioni Erasmus. Nel 2010-2011 il paese con il maggior numero di studenti e tirocinanti Erasmus è stato la Spagna (36 183), seguita dalla Francia (31 747) e dalla Germania (30 274). La Spagna è anche il primo paese di destinazione, con 37 432 studenti ospiti, ed è seguita dalla Francia (27 722) e dalla Germania (24 733). Il Regno Unito ha ospitato un numero di studenti (24 474) doppio di quello degli studenti che ha inviato all'estero (12 833). Nella maggior parte dei paesi gli studenti che si sono recati all'estero sono più numerosi di quelli ospitati. Il maggiore equilibrio tra studenti in entrata e in uscita si è registrato in Slovenia, seguita dalla Spagna e dai Paesi Bassi. 3 040 istituti di istruzione superiore hanno avuto studenti partecipanti a scambi, con un aumento del 6,6% rispetto all'anno precedente.

Studi ERASMUS: aumento del 7,2%. Durante l'anno accademico 2010-2011 sui 231 408 studenti Erasmus 190 495 sono andati all'estero per compiere un periodo di studi; l'aumento rispetto al 2009-2010 è stato del 7,2%. In tre paesi (Lussemburgo, Ungheria e Polonia) il numero di questi studenti è diminuito, in sedici è aumentato più della media. In termini relativi l'aumento più elevato rispetto al 2009-2010 si è registrato in Croazia (96,6%), seguita dal Liechtenstein (84,2%) e da Cipro (25,1%). In media, la durata del periodo trascorso all' estero per studio è stata di poco più di 6,4 mesi e l'importo medio mensile della borsa è stato di 232 euro (236 nell'anno precedente). Scienze sociali, economia e diritto sono stati i corsi più seguiti dagli studenti ERASMUS (34,7%), seguiti da scienze umane e arte (31,5%) e ingegneria (12,6%).

Stage Erasmus: aumento del 15%. Dal 2007 il programma Erasmus offre agli studenti la possibilità di recarsi all'estero per un'esperienza di lavoro in imprese o altre organizzazioni. Nel 2010-2011 uno studente Erasmus su sei (40 913 su 231 408) ha fatto questa scelta, un aumento di oltre il 15% rispetto all'anno precedente. La durata media di un tirocinio è stata di 4,3 mesi e l'importo mensile della borsa è stato di 366 euro (386 nel 2009-2010). Come negli anni precedenti, la Francia è il paese con il maggior numero di studenti Erasmus che compiono periodi di tirocinio (5 958, il 14,6%) ed è seguita dalla Germania (5 096, 12,4%) e dalla Spagna (4 756, 11,6%). Il Regno Unito è la destinazione più richiesta per gli stage Erasmus (6 970 studenti, 17%), seguono la Spagna (6 852, 16,7%) e la Germania (5 614, 13,7%). Per favorire i tirocini all' estero, gli istituti d'istruzione superiore possono costituire consorzi con altri istituti, imprese o associazioni. Nel 2010-2011 sono stati finanziati in 13 paesi 74 consorzi. In più del 14% dei casi è stato grazie a questi consorzi che gli studenti hanno trovato un tirocinio. In prevalenza (26,6%) i tirocinanti Erasmus sono stati studenti in scienze sociali, economia e diritto; gli studenti in scienze umane e arte, il gruppo più numeroso l'anno precedente, sono stati il 17,1%, quelli in agraria e veterinaria, otto volte più numerosi che nell'anno precedente, il 15,4%.

Quanti sono gli studenti (dei due livelli, bachelor e master) nei paesi partecipanti al programma Erasmus? Quanti di loro hanno compiuto all'estero i loro studi, o una parte dei loro studi, nel 2010-2011? Nel 2010-11 ha ottenuto una borsa di mobilità Erasmus circa l'1% degli oltre 22,5 milioni di studenti dei 32 paesi allora partecipanti al programma. Considerando che la durata media degli studi superiori è compresa tra 4 e 5 anni, si può calcolare che il 4,5% circa degli studenti europei fruisce di una borsa Erasmus nel corso del proprio ciclo di studi. Di questi, il 67% durante il corso di laurea di primo livello, il 28% durante il master (secondo livello), l'1% durante gli studi di dottorato e il 4% nel quadro di un ciclo breve di studi. In totale, sono il 10% circa gli studenti che compiono la totalità o parte dei loro studi all'estero grazie ad Erasmus o ad altri strumenti pubblici e privati. In occasione della riunione svoltasi a Bucarest (Romania) il 26 e 27 aprile 2012 (IP/12/394), i ministri dell'istruzione superiore hanno adottato la strategia di mobilità di Bologna, che prevede che, entro il 2020, il 20% dei diplomati europei dell'istruzione superiore abbiano compiuto parte dei loro studi all'estero, secondo il traguardo fissato nel novembre 2011 per la mobilità nell'istruzione superiore.

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