[29/10/2012] News

Accordo italo-danese per la produzione di biocarburanti di seconda generazione

Considerato il potenziale conflitto per l'uso del suolo con le filiere food, molte aziende che si occupano di biocarburanti stanno estendo la ricerca e stringendo accordi per utilizzare biomasse che sono esterne alla filiera alimentare.

In questo contesto, Beta Renewables, leader mondiale nella produzione di carburanti e prodotti chimici da fonti rinnovabili e la danese Novozymes, azienda che opera nel settore biotech, hanno  siglato un accordo per la commercializzazione di soluzioni complete per la produzione di bioetanolo di seconda generazione cioè a partire da biomasse lignocellulosiche "no food". Beta Renewables con la tecnologia Proesa®, messa a punto in 5 anni di ricerca e su ci ha investito 140 milioni di euro, combinata con gli enzimi Cellic® prodotti da Novozymes, sarà in grado di convertire materie prime non-food da colture su terreni marginali, come ad esempio l'Arundo donax (la comune canna dei fossi) o scarti agricoli (come la bagassa della canna da zucchero o le paglie) in vari tipi di liquidi zuccherini con un costo molto inferiore rispetto alle tecnologie convenzionali.

La tecnologia Proesa® sarà utilizzata per convertire biomasse lignocellulosiche in etanolo nel più grande impianto al mondo,  che sorgerà a Crescentino (VC) e che sarà operativo entro la fine del 2012.  «Beta Renewables ha compiuto da poco il suo primo anno di attività e si è già dimostrata leader  globale nella tecnologia per la produzione di biocarburanti di 2°generazione- ha dichiarato Guido Ghisolfi, di Beta Renewables - Questo accordo ha una duplice valenza: da una parte rappresenta una completa integrazione della nostra tecnologia Proesa® con la tecnologia degli enzimi di Novozymes, dall'altra sancisce un'intesa della tecnologia e ricerca italiane con un partner di primaria importanza mondiale nella bio-based economy».

L'accordo prevede l'acquisizione da parte di Novozymes di una quota minoritaria del 10% della società Beta Renewables pagando circa 90 milioni di euro per la quota azionaria, per commissioni commerciali e  servizi. «La fase di  commercializzazione di bioetanolo di seconda generazione sta prendendo il via e questo accordo rappresenta una fantastica opportunità per  Novozymes- ha sottolineato Peder Holk Nielsen, Executive Vice President Enzyme Business di  Novozymes- Beta Renewables è un'azienda che anticipa i tempi e che ha scelto la nostra società quale fornitore preferenziale di enzimi per l'impianto che si sta per inaugurare in Italia e per i progetti che stanno sviluppando a livello internazionale». 

 

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