[19/10/2012] News toscana

Il punto sul “miglioramento” della rete ciclabile a Firenze: più ombre che luci

L'amministrazione comunale di Firenze ha approvato all'unanimità più di una mozione a favore della ciclabilità, l'ultima il 16 maggio 2011, a seguito delle richieste avanzate dal Consiglio pei Ragazzi che si impegnò a fondo per la mappatura delle rastrelliere, con l'aiuto anche dalle associazioni dei ciclisti, incluso la nostra.

Rispetto alle richieste dei ragazzi, che sono poi le richieste di tutti i ciclisti, gli interventi effettivi sono ben poca cosa http://soant.comune.fi.it/cgi-bin/consiglio/consatto-mdb.idc?rTIPOATTO=M&rATTO=00365&rANNO=2011. Sono richieste che erano presenti anche nell'appello, firmato in pochi giorni da oltre 1600 cittadini, consegnato dall'Associazione Città Ciclabile al sindaco e al Consiglio Comunale lo scorso aprile.

Va premesso che non c'è un Ufficio Bici a Firenze, come esiste in tutte le città più ciclisticamente avanzate, per cui i tecnici devono destreggiarsi fra le mille emergenze della mobilità a motore e quella in bici resta spesso indietro.

I fondi in bilancio sono poi limitati, ben lontani da quel 10% dei proventi delle multe per la realizzazione e la manutenzione delle piste ciclabili come prevede la legge (da sempre inapplicata!) 366/98.

Non c'è neanche un progetto  dettagliato di Rete integrata ciclabile, che l' Associazione Città Ciclabile presentò già 15 anni fa, si va avanti con interventi estemporanei e con  monconi di pista, più o meno lunghi.

Interventi urgenti  come ricuciture e riasfaltature (in  Via De Sanctis e P.za Ferrucci, in via Lungo l'Affrico e sui viali) da tempo annunciati, non sono ancora iniziati.

Le rastrelliere sono assolutamente carenti  ma sono invece sovrabbondanti di fronte ad alcune scuole, dotate di rastrelliere interne poco utilizzate di solito anche quelle, perché i ragazzi (e i loro genitori) non si sentono sicuri ad andare in bici per le strade. Esempio più eclatante la sfilza di rastrelliere completamente vuote  di fronte alla scuola Gramsci in via del Sansovino (Nella foto), una situazione questa che si ripete ogni giorno e già da noi fatta presente all'Ufficio Mobilità lo scorso anno.

Tutto questo mal si confà alla voglia di bici che c'è in giro, come testimoniato dal sorpasso nelle vendite delle bici rispetto alle auto, che andrebbe invece colta al volo per alleggerire la pressione del traffico a motore giunta a livelli insopportabili.

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