[18/10/2012] News

Nuove linee guida Ue per la protezione della natura nelle vie navigabili interne

La Commissione europea ha emanato nuove linee guida, "Trasporto per via navigabile e Natura 2000 - sviluppo e gestione sostenibili della rete idroviaria nel contesto delle direttive Uccelli e Habitat dell'Unione europea" su navigazione interna e protezione della natura, «per aiutare questo importante settore ad applicare la legislazione ambientale dell'Ue».

Si tratta del quarto documento orientativo sull'applicazione della normativa ambientale dell'UE in settori strategici dell'economia europea. Le linee guida pubblicate in precedenza riguardavano l'energia eolica, l'estrazione di minerali non energetici e lo sviluppo dei porti e degli estuari. Il commissario Ue all'ambiente Janez Potočnik, si augura che il documento sia «un utile strumento di promozione dell'intesa tra investitori, pianificatori, decisori e sostenitori della salvaguardia della natura, che consenta loro di elaborare progetti di navigazione sostenibile rispondenti agli obiettivi del trasporto idroviario, rispettando nel contempo i pregi ecologici dei fiumi».

Il documento spiega come assicurare al meglio «la compatibilità delle attività legate alla navigazione interna con la politica ambientale dell'UE in generale e con la normativa sulla tutela della natura in particolare. Il documento sottolinea anche l'importanza della navigazione interna in una prospettiva di sostenibilità a lungo termine della rete europea di trasporto ed evidenzia quanto realizzato finora in questo settore per integrare la tutela della natura nelle sue attività»-

Ogni anno sulle vie navigabili interne si svolgono in media attività di trasporto per circa 140 miliardi di tonnellate-chilometri e vengono trasportati circa 500 milioni di tonnellate di merci. La rete idroviaria dell'Ue è costituita da circa 37 000 km di vie navigabili sul territorio di 20 Stati membri, 12 dei quali sono direttamente collegati tra loro attraverso idrovie interne.

La Commissione sottolinea: «Benché ciò rappresenti appena una modesta percentuale dell'insieme della rete e dell'attività di trasporto nell'Ue, si tratta comunque di un ingente volume di merci trasportate su una rete che possiede un'enorme capacità non ancora utilizzata, in grado di decongestionare le parti più frequentate della rete stradale e ferroviaria europea. La "Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile" fissa l'obiettivo generale di riduzione delle emissioni di gas serra dai trasporti nella misura del 60% entro il 2050 nell'insieme dell'Ue, proponendosi nel contempo di soddisfare la crescente domanda di mobilità. Viene riconosciuto che tale obiettivo può essere raggiunto solo se tutti i modi di trasporto contribuiscono, al meglio delle loro capacità, a creare per il nostro domani un sistema di trasporto sostenibile e integrato. Sfruttare il potenziale del trasporto idroviario rappresenta una componente vitale della politica europea dei trasporti».

Natura 2000 e la rete europea che cerca di trovare un equilibrio tra attività umane e salvaguardia della natura vanno a braccetto, attualmente si estende sul 18% dell'area continentale dell'Ue e su oltre 145 000 km2 di mari e oceani, dove è possibile esercitare attività come l'agricoltura, il trasporto, la costruzione di infrastrutture, il turismo, la silvicoltura e le attività ricreative, purché siano sostenibili e rispettose della legislazione sulla tutela dell'ambiente naturale.

Presentando le linee guida, il commissario Ue ai trasporti,  Siim Kallas, ha detto «La navigazione interna svolge un ruolo importante per il trasporto di merci in molte parti d'Europa. Questo settore dei trasporti è considerato sicuro, efficiente sul piano energetico e più ecocompatibile di altri modi di trasporto. Tuttavia, più sono gli utenti delle nostre vie fluviali, più si avverte l'esigenza di uno sviluppo ecologicamente sostenibile del comparto».

La Commissione Ue in una nota scrive che «la biodiversità, risorsa limitata costituita dalla varietà della vita sulla terra, è in pericolo. A causa delle attività umane, le specie stanno scomparendo a un ritmo senza precedenti, con conseguenze irreversibili per il nostro futuro. L'Unione europea sta lottando contro questo fenomeno e recentemente si è posta l'obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro il 2020, di proteggere i servizi ecosistemici come l'impollinazione (e di ripristinare questi servizi quando sono degradati) e d'intensificare il contributo dell'Ue alla lotta contro la perdita di biodiversità. Natura 2000 rappresenta uno dei principali strumenti atti a conseguire tale obiettivo».

Il comunicato della Commissione spiega che «le nuove linee guida seguono un'impostazione olistica in materia di trasporto per via navigabile e tutela della natura» e precisa che «i siti Natura 2000 non sono "zone a sviluppo zero": i nuovi sviluppi non sono esclusi, a condizione che garantiscano un livello sufficiente di tutela della natura. Il documento spiega anche i vincoli giuridici imposti a costruttori e gestori di infrastrutture dalla normativa ambientale dell'Ue, con particolare riguardo alle direttive Uccelli e Habitat».

Vengono poi presentati alcuni studi di casi, con esempi di buone pratiche che dimostrano che «lo sviluppo e la gestione delle vie navigabili interne non sono incompatibili con la tutela della natura». Le linee guida mettono in luce i vantaggi di una pianificazione integrata, «grazie alla quale le esigenze ambientali vengono prese in considerazione in ogni fase del progetto d'infrastruttura ed è garantita la partecipazione attiva e trasparente delle parti interessate, comprese le Ong e la società civile, il che permette di giungere a soluzioni vantaggiose per entrambi i settori».

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