[18/10/2012] News toscana

Enrico Rossi: no agli F35, sì alla patrimoniale. Al Governo: «Una vera beffa. Non ci siamo proprio...»

Il presidente della Regione Toscana (nella foto) si schiera decisamente con il fronte del "no" agli F35 e su Facebook e Twitter scrive: «Il governo taglia sanità e scuola, non trova i soldi né per gli esodati, né per gli investimenti, ma si permette di spendere 14 miliardi nei caccia F35. Basta, non ce li possiamo permettere», e poi ribadisce: «Le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà: in 3 anni le casalinghe italiane che chiedono aiuto ai centri Caritas sono aumentate del 177,8%, e del 65,6% i pensionati. Gli italiani sono oramai il 33% dei fruitori dei centri. Lo dice la Caritas in occasione della giornata internazionale della lotta alla povertà. Ecco perché continuo a pensare che non ci possiamo permettere di spendere 14 miliardi per comprare i caccia F35. Ci sono cose più urgenti da fare: a cominciare dall'aiutare le famiglie».

A Rossi non va giù che, mentre si tagliano le risorse di comuni, province e regioni, per ognuno dei 91 cacciabombardieri F135 il governo italiano preveda di spendere dagli  80 a 127 milioni di dollari ed oggi aggiunge sul suo profilo Facebook: «Sono mesi che chiedo una vera patrimoniale sulle grandi ricchezze, come ha fatto Hollande in Francia, e questo governo si inventa una "patrimonialina" che tassa allo stesso modo, con un bollo da 34,5 euro, i piccoli risparmiatori e i milionari. Una vera beffa. Non ci siamo proprio...».

Il consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Mauro Romanelli, primo firmatario di una mozione sugli F35 sottoscritta e votata da tutta la maggioranza di centro-sinistra in Consiglio regionale, ha definito «importantissime e tempestive le prese di posizione del Presidente Rossi sull'indegna vicenda dei cacciabombardieri F35. Dobbiamo portare a casa questa battaglia: non possiamo accettare di avere solo il ruolo di cinghia di trasmissione dei tagli del Governo. Adesso si tratta di andare fino in fondo e crederci sul serio. La vicenda è scandalosa, particolarmente dopo la notizia di questa ulteriore crescita dei costi. Rossi e la Toscana insieme a lui hanno acquisito ruolo politico e credibilità nazionale, mettendosi alla testa della richiesta al Governo di intervenire sui costi della politica, pur essendo noi tra i più virtuosi. Usiamo adesso questa forza e questa credibilità per giocare, insieme alle altre Regioni, un ruolo nel dibattito politico nazionale, e non essere solo i tristi e contriti esecutori dei tagli governativi. Non è certo il ruolo che ci meritiamo». 

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