[18/10/2012] News

I parchi: continua lo smantellamento

Si sono infittiti i comunicati, gli appelli, le denunce delle associazioni a partire da quelle del personale, dei direttori dei parchi e delle aree protette che non sanno come fare ad espletare il loro lavoro per i tagli alle risorse ed anche al personale. Colpisce di queste denunce accorate la consapevolezza di un ruolo che viene penalizzato, mortificato con gravi danni alla tutela dell'ambiente, del paesaggio, del territorio. Recentemente in una serie di iniziative sono stati presentati i risultati di indagini che danno conto del valore -in termini di ricchezza del paese- dei nostri parchi. In quelle cifre -come in quelle sul paesaggio fornite dal FAI- c'è la più chiara conferma della nostra persistente  irresponsabilità - di questo si tratta- a gestire patrimoni straordinari e irriproducibili. In questo desolante e allarmante panorama si salva soltanto il ministero dell'agricoltura con il disegno di legge del ministro Catania volto a contrastare la cementificazione del territorio agricolo-rurale, sempre che il provvedimento non si areni come è accaduto per tanti altri e tante altre volte.

In questa situazione sorprende il silenzio del ministro Clini che finora si è limitato a sbloccare qualche  commissariamento incancrenito, senza però mettere mano ad una iniziativa nazionale degna di questo nome. Che le regioni in questa situazione, al pari dello stato, menino spesso il can per l'aia non sorprende, anche se preoccupa, per quel che ormai si addensa sempre più sul futuro dei nostri parchi e delle nostre aree protette.

Come abbiamo potuto verificare anche negli incontri recenti del Gruppo di San Rossore a Pisa, se la politica non riesce a farsene finalmente carico evitando latitanze e manfrine, scaricandone magari le colpe sul ‘famigerato' titolo V, che in troppi usano già ipocritamente  come alibi, non resterà che piangere sul latte versato.

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