[15/10/2012] News toscana

Terremoto al largo di Livorno, quali conseguenze per il rigassificatore?

Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa da Medicina democratica e Vertenza Livorno, alla quale segue la posizione espressa in merito dalla società Olt

Medicina democratica e Vertenza Livorno. Terremoto sui tubi OLT: fermare i lavori, verificare pubblicamente il rischio sismico.

Sabato pomeriggio  alle 16:59 si è verificata una scossa di terremoto in mare davanti a Livorno (meno di dieci km dalla città),  a 7,7 km di profondità,  lungo la fascia dove sono stati posizionati  i tubi del gasdotto che collegherà il rigassificatore OLT a terra. L'Istituto di geofisica e vulcanologia sottolinea che non si può considerare isolato questo terremoto, ma è possibile che si ripeta, dato che "mappe alla mano" quest'area  fa parte di una  zona sismica situata poco distante dalla costa, con una faglia nord-sud  che parte dalla Versilia ed arriva fino a Cecina. Perciò incrocia inevitabilmente la pipeline della OLT.  L'Istituto di geofisica  sottolinea che tra il 2003 e il 2008 si sono verificati  ben 6 terremoti, di cui uno superiore al 5° grado della scala Richter, proprio nel punto in cui passa  il nuovo gasdotto (si veda il link e la prima immagine allegata). Ci chiediamo e chiediamo a chi ha autorizzato il rigassificatore e la pipeline (ministeri e Regione Toscana): sono state lesionate le tubazioni, fortunatamente ancora vuote da gas ? E' stato valutato a suo tempo, e con la dovuta accortezza , questo rischio che - a rigassificatore ancora non attivato - si è già concretizzato numerose volte? Si è considerato che le tubazioni  OLT sono  facilmente lesionabili? Che cosa avverrebbe se una tubazione piena di gas metano si rompesse per un sisma futuro e creasse una bolla di gas che inevitabilmente salirebbe in superficie e potrebbe incendiarsi coinvolgendo natanti , persone e costa? Chiediamo pertanto di fermare i lavori, e verificare - con una inchiesta trasparente e pubblica - che cosa sia avvenuto e, alla luce di tutto ciò, rivedere la reale portata del rischio sismico  sul rigassificatore.

OLT Offshore LNG Toscana. Nessuna conseguenza riportata alle infrastrutture OLT in seguito al recente terremoto al largo della costa livornese

Le infrastrutture legate al progetto del rigassificatore OLT non hanno registrato alcuna conseguenza in seguito al terremoto verificatosi sabato scorso al largo della costa livornese.

In merito al terremoto di sabato scorso al largo della costa di Livorno, non sono state riportate conseguenze di alcun genere alle infrastrutture legate alla messa in funzione del rigassificatore OLT. In linea generale, il progetto ha superato un iter analitico e dettagliato dal punto di vista ambientale e ha ottenuto tutte le certificazioni necessarie in termini di sicurezza del terminale. Nel dettaglio, in riferimento ad eventi di questa natura, si conferma che un eventuale terremoto nell'area dell'impianto non comporterebbe alcuna ripercussione su una nave ormeggiata a 22 chilometri dalla costa e non provocherebbe alcun danno né per gli addetti ai lavori né per la popolazione residente sulla costa. In merito al gasdotto, è essenziale specificare che l'Italia, per l'importazione di gas (circa il 78% del fabbisogno nazionale) si affida esclusivamente al trasporto su condutture di acciaio (circa 36.000 Km) disposte anche su terreni sismici (il gasdotto Transmed in Calabria, per esempio). Inoltre, è necessario chiarire che il gas e gli idrocarburi pesanti sono trasportati in condutture di acciaio in zone altamente sismiche in tutto il mondo in termini di intensità e frequenza di terremoti (Turchia e California). In tutti i casi citati, durante la fase di progettazione questi importanti aspetti sono stati puntualmente considerati. 

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