[12/10/2012] News

Rifiuti radioattivi in Francia: l'Ue dà parere positivo per lo smaltimento

Ma il problema dello smaltimento rimane un punto critico da affrontare

La Commissione europea dà parere positivo al piano di smaltimento dei rifiuti radioattivi derivanti dallo smantellamento della centrale nucleare Bugey-1 in Francia. La Commissione, infatti, è del parere che l'attuazione del piano di smaltimento dei rifiuti radioattivi - sotto qualsiasi forma - non è tale da comportare, né in normali condizioni operative, né in caso di incidente, una contaminazione radioattiva significativa sotto il profilo sanitario, delle acque, del suolo o dell'aria di un altro Stato membro.

La valutazione della Commissione è svolta conformemente alle disposizioni del trattato Euratom e non pregiudica eventuali valutazioni supplementari svolte ai sensi del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, né gli obblighi che derivano da detto trattato e dal diritto derivato

Ad esempio, la Commissione desidera richiamare l'attenzione sulle disposizioni della direttiva sulla valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, della direttiva sulla valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente nonché della direttiva relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche e di quella che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque.

Comunque, il 4 maggio 2012 la Commissione europea ha ricevuto dal governo francese, i dati generali riguardanti il progetto per lo smaltimento di rifiuti radioattivi derivanti dallo smantellamento della centrale nucleare Bugey-1.

E sulla base di tali dati e di ulteriori informazioni richieste dalla Commissione e dopo aver consultato il gruppo di esperti la Commissione ha formulato il proprio parere positivo. Un parere dal quale risulta che in condizioni normali di smantellamento gli scarichi di effluenti radioattivi liquidi e gassosi non comportano un'esposizione rilevante sotto il profilo sanitario per la popolazione di un altro Stato membro. Che in caso di scarichi imprevisti di effluenti radioattivi, a seguito di un incidente, le dosi cui le popolazioni di un altro Stato membro potrebbero essere esposte non sarebbero significative sotto il profilo sanitario. Ci si riferisce soprattutto agli Stati vicini alla centrale di Bugey-1: il confine più vicino con un altro Stato membro è di circa 117 km per l'Italia e di 226 km per la Germania.

I residui radioattivi solidi sono temporaneamente immagazzinati sul posto in attesa di essere trasferiti in centri di trattamento o di smaltimento autorizzati situati in Francia. Non si prevede l'esportazione di rifiuti radioattivi dalla Francia.

La Commissione, però, raccomanda che i controlli riguardanti la concentrazione di attività residua, eseguiti per confermare la natura convenzionale dei rifiuti solidi dopo la decontaminazione, siano tali da assicurare la conformità ai criteri di eliminazione stabiliti dalla direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza (direttiva 96/29/Euratom). 

 

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