[11/10/2012] News

Delega fiscale, stralciato l’articolo sulla fiscalità ambientale. Clini: «Incomprensibile»

Mentre l'Europa compie passi avanti verso una strategia per rilanciare la manifattura europea provando a convertirla verso un orizzonti più sostenibili, l'esecutivo italiano procede sulla stessa strada, ma a passo di gambero. La commissione Finanze della Camera ha  infatti "stralciato" ieri dallo schema di delega fiscale l'articolo 14 sulla fiscalità ambientale.

In una nota ufficiale il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini (nella foto), ha espresso il suo forte dissenso per questa scelta, che appare in contrasto evidente con quanto ha deciso il 16 aprile il Consiglio dei  ministri.

«Lo stralcio della fiscalità ambientale - si legge nel comunicato del ministero - inoltre non va nella direzione indicata dalla Raccomandazione 5 della Commissione europea e del Consiglio europeo sul National Reform Program of Italy del 6 luglio».

«L'Unione Europea negli ultimi 10 anni - ha spiegato Clini - si è pronunciata ripetutamente per un trasferimento progressivo del carico fiscale dal lavoro e dalle imprese al consumo di risorse energetiche e naturali, con l'obiettivo di promuovere crescita, competitività  e occupazione. Questa è una posizione condivisa di recente dal Fondo monetario internazionale, dalla Banca mondiale, dall'Ocse e della Banca centrale europea. L'eliminazione della fiscalità ambientale - aggiunge il ministro - appare quindi incomprensibile, e ho chiesto al presidente del Consiglio di dare indicazioni per la conservazione dell'articolo 14 nello schema di delega fiscale».

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