[10/10/2012] News

L’Irlanda fornirà energia eolica all’Inghilterra? Un progetto da 700 pale eoliche nell’Eire

Anche in Gran Bretagna ci sono comitati locali che si battono contro la realizzazione di parchi eolici terrestri e il governo ha pensato di realizzare centinaia di pale eoliche nella vicina Irlanda/Eire, lontano dagli occhi dei conservatori che, in patria, vedono proprio l'ecolico come fumo negli occhi. Così gli antichi nemici britannici e irlandesi, ormai insieme nell'Unione europea, saranno legati anche dall'energia.

E' stata avanzata una proposta da 8 miliardi di sterline per la realizzazione di più di 700 pale eoliche solo ad Allen could, una zona rurale a ovest della capitale irlandese Dublino, che dovrebbero fornire più di 3 gigawatt di elettricità al Regno Unito ed aiutare la Gran Bretagna a raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di energia rinnovabile. 

Il progetto avrebbe già l'approvazione del governo dell'Eire, dove non ci sono comitati anti-eolico come in Inghilterra. In Irlanda ci sono ormai più di 1.100 pale eoliche, la maggior parte delle quali nei 176 parchi eolici  terrestri più grandi, sono stati realizzati anche 7 grandi impianti offshore. .

Gli 8 miliardi di sterline messi sul tavolo dagli inglesi della Element Power coprirebbero con circa5 miliardi la costruzione dei parchi eolici, con i restanti 3 miliardi la posa di due giganteschi cavi sottomarini che passando sotto il Mare d'Irlanda porteranno l'energia agli inglesi. Secondo fonti del governo britannico il progetto potrebbe essere operativo entro il 2018, se verranno superate le difficoltà per il suo finanziamento.

The Guardian rivela che questa estate i dirigenti della Element Power hanno incontrato Ed Davey, il ministro per il cambiamento climatico ed acceso sostenitore dell'eolico, per discutere dei piani di espansione dell'eolico nell'Eire.

Il piano è stato discusso anche all'interno della debole e rissosa coalizione di centro-destra che governa la Gran Bretagna, all'interno della quale i liberaldemocratici (anche per mascherare il loro voltafaccia pro-nucleare) vogliono un aumento dell'energia rinnovabile ma sono preoccupati per il costo della costruzione di parchi eolici off-shore che sono attualmente stimati al doppio di quelli onshore. I conservatori invece temono l'opposizione di alcune comunità rurali, che sono anche loro feudi elettorali, alla realizzazione di pale eoliche.

C'è però un problema: per andare avanti il progetto irlandese dovrebbe poter accedere alle agevolazioni concesse in Gran Bretagna all'energia eolica, ma il governo teme di creare un precedente che aprirebbe la porta a sovvenzioni  per eventuali progetti di compagnie energetiche straniere.

Il presidente di Element Power, Mike O'Neill, ha detto a The Guardian che «il progetto risolverebbe  una serie di problemi spinosi per il governo britannico. La nostra esperienza è che è più facile ottenere i permessi nella Repubblica d'Irlanda, se lo si fa in modo razionale e sensibile». Secondo Element Power

 il suo progetto irlandese "Greenwire" fornirà energia elettrica a due terzi del costo di costruzione di un grande impianto eolico off-shore, il che ridurrebbe la quota a carico dei consumatori di 7 miliardi di sterline in 15 anni.

Un altro problema sono i ritardi del governo di Londra nel fissare il livello effettivo della sovvenzione, in modo che il progetto possa procedere. Secondo  O'Neill  alla multinazionale energetica francese Edf «E' stato sempre dato un trattamento speciale da parte del governo rispetto al prezzo che sarà garantito per l'energia nucleare e Greenwire dovrebbe ottenere lo stesso».

Element Power spera di espandersi con le sue pale eoliche anche a  Meath, Westmeath, Kildare, Laois e Offaly, ed assicura che il suo progetto "Greenwire" non impedirà all'Eire di raggiungere il suo obiettivo di tagliare del 40% le emissioni di gas serra entro il 2020.

Ma i problemi non mancano: le tensioni nella coalizione di governo britannica sui temi ambientali sono aumentati dopo il rimpasto governativo di settembre e oggi Owen Paterson, il nuovo ministro conservatore dell'ambiente, ha ghiacciato le speranze di  Element Power definendo di «Stile sovietico»  (vedi link altro articolo) i sussidi per costruire I parchi eolici e la cosa non meraviglia, visto che ha fatto una campagna elettorale contro i parchi eolici nel suo collegio elettorale rurale. 

 

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