[10/10/2012] News toscana

Parco della piana e aeroporto incompatibili? Serviva un’altra soluzione per la nuova pista

In Consiglio regionale si è tornati a parlare di Parco agricolo della Piana fiorentina grazie ad un'interrogazione di Dario Locci (Gruppo Misto), che ha chiesto alla giunta se parco e nuova pista dello scalo di Peretola (la soluzione comunemente detta pista parallela all'autostrada) fossero compatibili.

La risposta è arrivata dall'assessore regionale al Territorio Anna Marson: «Il progetto di parco agricolo della Piana costituisce l'elemento ordinatore per la variante al Pit, che comprende anche la qualificazione dell'aeroporto di Firenze. La scelta di tenere insieme parco e aeroporto all'interno di un unico procedimento è garantita da una presa in conto esplicita delle interferenze aeroporto-parco e quindi alla ricerca delle migliori integrazioni possibili.

E' chiaro che la nuova pista avrà un impatto più o meno rilevante sul progetto di parco agricolo. Per questa ragione la valutazione ambientale strategica di qualificazione dell'aeroporto è importante, così come la previsione di adeguate opere di mitigazione e di compensazione». Che la soluzione prospettata per la pista vada, più di altre, ad interagire negativamente con quello che a parere della stessa Regione doveva essere "l'elemento ordinatore della globalità dei processi di pianificazione nell'intera area metropolitana" cioè il Parco, è fuor di dubbio.

Ricordiamo che questo territorio è molto antropizzato (non c'è solo l'aeroporto) e che l'idea di Parco doveva servire a tutelare i pochi "vuoti" rimasti. Nell'occasione l'assessore ha poi chiarito che non sono state sostenute spese per il bando di selezione per gli interventi relativi al parco agricolo della Piana, poiché tutte le procedure sono state svolte da personale interno della Regione, e che non ritiene opportuno bloccare i contributi in attesa dell'approvazione del Pit, perché essi sono «importanti per la concretizzazione del progetto del parco».

Locci si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta dell'assessore. «Penso che per l'aeroporto di Firenze siamo fuori tempo massimo e che comunque vada ormai avremo uno scalo di serie B. Ritengo che parco e nuova pista siano incompatibili: si faccia almeno la pista parallela, e facciamola finita con comportamenti che rasentano il ridicolo». Questa considerazione, tra l'altro in parte contraddittoria, si commenta da sola e fa capire il livello di analisi di cui talvolta è capace la politica, purtroppo anche in Toscana. 

 

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