[09/10/2012] News toscana

Rio nell’Elba, condominio ed antenna: il Comune risponde a Legambiente

L'Amministrazione comunale di Rio nell'Elba risponde alle accuse di Legambiente Arcipelago Toscano su  un intervento edilizio nel centro storico e sull'installazione di un'antenna di telefonia mobile accanto al cimitero.

La giunta di centro-sinistra con a capo Danilo Elessi (Sel) scive: «1) Il riferimento a presunte "varianti e variantine" attribuite da Legambiente a questa Amministrazione appare per lo meno improprio e inattendibile. La variante in corso, che interessa le aree cosiddette 1.2.1.2., è stata avviata dalla precedente Amministrazione con delibera di G.C. N. 28 del 5.3.2009. Si tratta tuttavia di una variante riduttiva rispetto alle previsioni del vigente strumento urbanistico che ha fatto proprie le indicazioni della Regione Toscana sulla disciplina delle aree agricole e che, essendo in itinere, ovviamente non ha ancora avuto, né poteva avere,  alcuna incidenza  edilizia sul territorio.Da sottolineare che si sta portando a conclusione  anche una variante che riguarda la "Rettifica ed adeguamento alla L.R. 01/2005 delle norme riferite a "inserimento e classificazione elenco degli immobili sottoposti a particolari disposizioni ai fini della tutela, del recupero e del riuso".  L'obiettivo principale di questo strumento è quello di incentivare e recuperare il più possibile il patrimonio edilizio esistente. 2) In quanto al declamato "scempio ai danni del profilo del centro abitato", al di là delle  valutazioni di merito in parte discutibili, Legambiente dovrebbe sapere, considerata la serietà con la quale usa documentarsi, che l'autorizzazione a costruire del progetto in discussione risale - e non "sembra" risalire - ad un periodo precedente l'insediamento di questa Amministrazione, che non ha i poteri, e la possibilità,  salvo palesi e dimostrate illegittimità, di revocare il provvedimento. Un provvedimento, è bene ricordarlo, che si avvale di tutti i pareri previsti per legge, compreso quelli della Sovrintendenza e della Commissione paesaggistica, e che ha iniziato il suo iter nel settembre 2007.

Vogliamo sottolineare che si tratta di una progetto, presentato in forza del Regolamento urbanistico approvato con delibera di C.C. n.39 del 31.07.2001, che prevede, oltre a tutti i  pareri necessari, anche una convenzione con il Comune, trattandosi di una zona nell'ambito del perimetro del centro storico. Il progetto  prevede la realizzazione di tre unità abitative  di 110 mq massimi ciascuna con    altezza di due piani fuori terra. 3) Che le seconde e le terze case non siano di per sé fattore di sviluppo e di incremento delle attività commerciali, sono valutazioni ampiamente condivisibili che questa Amministrazione ha fatto proprie, contenendo fino ad oggi ogni spinta di speculazione edilizia  ed attuando una politica di valorizzazione dei beni culturali e di tutela dell'ambiente,  generalmente apprezzata da tutti coloro che hanno avuto l'opportunità di visitare il nostro territorio. A riprova di ciò parlano due dati significativi: la forte riduzione della voce "oneri di urbanizzazione" che ha penalizzato gli ultimi bilanci del Comune e, al contrario, il notevole incremento di presenze turistiche registrate dalla Casa del Parco nello stesso periodo. 4) Per quanto concerne, infine, la installazione di un'antenna della telefonia mobile in un terreno privato nell'area sottostante il cimitero, che indubbiamente al momento non fa bella mostra di sé e che attualmente appare invasiva nel panorama  della vallata, occorre ribadire  prima di tutto che i lavori non sono ancora ultimati ma che dovranno essere messe a dimora piante ad alto fusto.

Si precisa inoltre che il rilascio della specifica autorizzazione ha un iter che prevede anche il parere (consultivo) della Commissione paesaggistica e il parere, obbligatorio e vincolante della Sovrintendenza. Nel caso specifico  si informa che: il progetto è stato presentato nell'anno 2010 ed è stato esaminato dal Collegio Ambientale (formato da tre membri esperti sotto il profilo paesaggistico esterni all'Amministrazione ed il Presidente nella figura del tecnico comunale)  che espresse parere negativo "in quanto l'intervento richiesto viene a giacere nelle vicinanze di una zona cimiteriale che richiede rispetto dal punto di vista paesaggistico ambientale"; in seguito la Committenza ha concordato una soluzione alternativa con la Sovrintendenza di Pisa, e dopo il progetto è stato riesaminato dal Collegio (seduta del 19.07.2011) e successivamente inoltrato a Pisa dove ha ottenuto in data 03.02.2012 parere favorevole "purché la stessa sia ubicata lontano dal cimitero monumentale al di fuori del vincolo cimiteriale usando la stessa forma architettonica". Il progetto ha ottenuto, inoltre Parere Favorevole del Vincolo idrogeologico L.R. 39/00 e ss.mm. - D.P.G.R.T. 48/R in data 09.05.2012. Il data 01.02.2011 è stata rilasciata autorizzazione paesaggistica dal Responsabile della Commissione paesaggistica».

Legambiente risponde a tambur battente: «Sapevamo bene, visto che lo abbiamo anche scritto, che la scelta di costruire l'ennesimo condominio sotto lo storico centro abitato di Rio Elba proveniva da Amministrazioni precedenti (ma dello stesso segno politico dell'attuale). Ricordiamo che parte di quei ripensamenti e modifiche degli strumenti urbanistici richiamati dall'Amministrazione comunale sono frutto anche delle nostre osservazioni. Siamo soddisfatti ce la Giunta Alessi abbia deciso di rivedere la disastrosa politica urbanistica che ha portato allo scempio del Padereterno ed alla realizzazione di Rta e villaggi turistici che qualcuno voleva e vuole ancora trasformare in semplici appartamenti vacanze. Così come abbiamo atto con le precedenti Amministrazioni invitiamo anche quella attuale a non cedere ancora territorio alla rendita ed alla speculazione e ricordiamo che le varianti e variantine si possono fare anche per annullare le scelte sbagliate e che quando, come ora all'Elba, scoppia la bolla immobiliare è meglio fermarsi. Quanto all'antenna al cimitero-fortezza di Rio Elba è e rimane un incredibile sfregio e non bastano i pareri di commissioni e soprintendenza per poterlo far digerire, così come non basterà qualche pianta (alta quanto e messa come a dimora in una scarpata sassosa e ripida?) a camuffarlo». 

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