[09/10/2012] News

La Corea del nord minaccia: «Nucleare contro nucleare, missile contro missile»

Accordo Usa Corea del sud per installare missili balistici puntati sulla Rpdc

L'agenzia ufficiale nordcoreana Kcna scrive oggi che «La Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc) ha affermato martedì che il territorio principale degli Stati Uniti si trova alla portata delle sue forze missilistiche strategiche».

Si tratta delle durissime (e probabilmente esagerata e non corrispondente alla realtà) reazione all'annuncio che Corea del sud ed Usa hanno concordato il dispiegamento nel sud della penisola coreana di missili in grado di colpire tutta la Corea del nord.

Un portavoce della Commissione di difesa nazionale della Rpdc ha detto «La portata della potenza rivoluzionaria copre non solo la Corea del sud e le basi americane che vi sono installate, ma anche il Giappone, l'isola di Guam e il territorio degli Stati Uniti si trovano attualmente alla portata delle nostre forze missilistiche strategiche.  Siamo ben preparati per lottare con delle armi nucleari contro ogni attacco nucleare lanciato dagli Stati Uniti e dai loro partigiani. Faremo tutto il possibile per misurarci con gli Stati Uniti e la Corea del sud. Nucleare contro nucleare, missile contro missile».

Il portavoce della dittatura nazional-comunista di Pyongyang ha denunciato «L'ambizione americana di costituire una rete di siti strategici in Asia» ed ha minacciato: «L'esercito e il popolo della Corea del nord  centuplicheranno le loro capacità di combattimento. La   Repubblica popolare democratica di Corea mostrerà l'amarezza reale della guerra che il mondo non ha mai conosciuto o immaginato».

Secondo quanto scrive oggi l'agenzia sudcoreana  Yonhap i missili nordcoreani sarebbero installati nella regione del Kangdong, vicino a Pyongyang in un sito che  il leader supremo nordcoreano, Kim Jong-un, ha visitato il 3 marzo. I nordcoreani, anche se di solito i loro lanci di prova sono stati dei disastri, dicono di avere missili balistici in grado di coprire 3.000 Km. Cosa sulla quale molti esperti (a partire dai russi) sono molto scettici.

Questa volta la Corea del nord non ha tutti i torti a prendersela con statunitensi e sudcoreani: il 7 ottobre l'ufficio di presidenza della Corea del sud ha annunciato di voler installare missili balistici con una portata di 800 Km «Al fine di essere in grado di replicare alle minacce della Rpdc», una decisione resa dopo l'aggiornamento dell'intesa militare con gli Usa.

Diversi esperti di armamenti hanno fatto notare che il piano di Seoul è in contrasto con i suoi impegni come membro del Missile technology control regime (Mtcr), un gruppo informale fondato nel 1987 da Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna ed Usa ed al quale attualmente aderiscono 34 Paesi. L'Mtcr dovrebbe «Puntare a contenere la proliferazione dei vettori senza equipaggio che potrebbero trasportare delle armi di distruzione di massa» e ce «Si sforza di coordinare gli impegni di prevenzione a questo riguardo sulla base di regimi nazionali di licenze di esportazione».

Ma il più potente dei Paesi aderenti al Mtcr, gli Usa, hanno accolto con sollecitudine la richiesta di un altro Paese membro, la Cora del sud, di dotarsi di missili a lungo raggio portando la portata di quelli sudcoreani da 300 a 500 ed 800 Km.

La Corea del sud chiedeva da tempo la revisione dell'accordo missilistico concluso con gli Usa nel 1979, che vietava al Paese asiatico di dotarsi di missili balistici di grande portata, malgrado «Le minacce balistiche crescenti provenienti dal nord». La Corea del sud, anche se fa parte del Mtcr, ha deciso di fabbricare ugualmente missili a crociera in grado di volare a velocità moderata e a bassa altitudine per 1.500 Km.

Benzina sul fuoco del confine delle due Coree che tecnicamente sono ancora in guerra dopo la firma nel  1953 di un accordo di cessate il fuoco. E gli Usa, che hanno combattuto in Crea sotto la bandiera Onu,  hanno basi nucleari con 28.000 soldati in Corea del sud e non hanno mai firmato la pace con Pyongyang e non hanno mai riconosciuto il regime nazional-stalinista del nord. 

Secondo Yonhap, l'esercito di Seoul ha stanziato 2.400 miliardi di won (circa 2,15 miliardi di dollari) per dispiegare I nuovi missile ed attende solo il via libera del parlamento per sbloccare 500 miliardi di won dal 2013.

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